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MADDALONI- (di Antonio Del Monaco*) Ieri una lieta notizia ha raggiunto me e tutti gli italiani: il Tribunale arbitrale internazionale sul caso dei Marò ha dato ragione all’Italia. I giudici hanno riconosciuto “l’immunità” dei Fucilieri di Marina Massimiliano Latorre, col quale ho avuto modo di restare in contatto, e Salvatore Girone in relazione ai fatti accaduti il 15 febbraio 2012; all’India viene pertanto precluso l’esercizio della propria giurisdizione nei loro confronti.

Il Tribunale ha riconosciuto che i militari erano funzionari dello Stato italiano, impegnati nell’esercizio delle loro funzioni; certamente violando la libertà di navigazione, l’Italia dovrà compensare l’India per la perdita di vite umane, per i danni materiali e morali nella tragica vicenda del peschereccio indiano Saint Anthony, a bordo del quale morirono due pescatori.

È un verdetto che stavamo aspettando da tempo e finalmente possiamo ritenerci soddisfatti e felici per il risultato ottenuto: che sia stata riconosciuta l’immunità funzionale e la giurisdizione italiana sul caso. È un passo importante, fondamentale per un limbo durato otto anni mezzo. Non poco considerando che in India vige ancora la pena di morte: posso solo immaginare l’angoscia di tutti questi anni.

Oggi però si mette un punto alla lunga agonia patita dai Marò e le loro famiglie: genitori, mogli, figli, che per anni sono stati ingiustamente lontani, senza sapere cosa il futuro avesse in serbo per loro.

Io sono stato un militare, un uomo delle Forze Armate, e sono oggi  membro della Commissione Difesa: dall’inizio ho seguito la vicenda e ho mantenuto i contatti con Massimiliano Latorre cercando, per quanto possibile, di infondere sia in lui che nel collega fiducia e positività. Non hanno mai smesso di credere nel loro Paese: dobbiamo essere fieri dei nostri uomini.

A tutti loro va il mio fraterno abbraccio con la speranza che la vicenda possa concludersi definitivamente nei migliori dei modi.

Redazione