La campagna elettorale è un qualcosa di straordinario. Gli scienziati di tutto il mondo, stanno analizzando i comportamenti dei candidati e vogliono integrare questi studi per la soluzione al morbo dell’Alzheimer.
Questa è la politica locale, i temi sono del tutto scontati, le soluzioni e le proposte sono spesso inconciliabili con la triste realtà che vede l’ente comunale in grave dissesto finanziario ed il voto di opinione diventa una chimera.
I cittadini hanno nettamente bocciato la politica. Ce ne accorgiamo da un entusiasmo pari all’invito del matrimonio del figlio di tuo zio di quarto grado. Un’atmosfera tesa, rovinata ulteriormente dai post al veleno che le tifoserie politiche lanciano come fumogeni ai tifosi rivali che rispondono per le rime alle provocazioni. Insomma, sembra più un divorzio generato da un tradimento di uno dei coniugi con interessamento di comari e comare con inciuci in allegato.
Basta, la città merita rispetto, ed i cittadini vogliono sentire le proposte.
Mah, forse anche questa affermazione non corrisponde al vero. Magari i cittadini sono più interessati alla vita privata dei candidati per coltivare o inventare nuove soap opere stile Brooke & Ridge, o magari, e questa è probabilmente l’ipotesi più plausibile, non se ne fottono proprio.
Magari sfiduciati, magari delusi, forse strafottenti, forse disinteressati perché le proposte non sono particolarmente suggestive; sta di fatto che questa campagna elettorale, al momento, è un mezzo flop.
Eppure, almeno formalmente, ci sono 4 proposte vere. C’è il centrosinistra, il centrodestra, il “civicismo” ed il voto di protesta. Effettivamente non manca nulla.
O forse manca tutto? Vabbuò, manca la politica, ma quando mai è stata determinante ai fini della partecipazione? Infatti, nonostante lo scetticismo generale, alle urne si recheranno tantissime persone. In ogni famiglia c’è un candidato, l’amico, il datore di lavoro, quello che ha ricevuto un piacere… insomma, qui si voterà con … qui si voterà e si voterà tanto. Vedrete.
Dato Bocchetti