00 2 min 4 anni

“L’avvio dei procedimenti di pignoramento del quinto dello stipendio ai medici convenzionati di emergenza territoriale per il recupero delle indennità aggiuntive percepite in questi anni ma secondo alcune Asl non dovute, è un colpo durissimo, assolutamente inopportuno, inferto a chi è sempre stato impegnato in prima linea, e in particolar modo durante l’emergenza coronavirus, a salvare vite umane con altro rischio della propria incolumità”. Lo afferma il presidente nazionale del Saues, sindacato autonomo urgenza emergenza sanitaria, Paolo Ficco. “Inopportuno – prosegue il presidente del Saues -, visto che la responsabilità politico-istituzionale di questo riconoscimento non è certo dei medici, ma anche ingiusto, considerando che analoghe indennità aggiuntive regionali sono state riconosciute anche ad altre categorie sanitarie, a partire a quella dai medici di assistenza primaria, ai quali nulla è stato richiesto in termini di recupero”, sottolinea Ficco.

“È evidente – conclude il presidente dl Saues – che serve un immediato intervento del Governo che risolva definitivamente questa incresciosa problematica, che restituisca la dovuta dignità ai medici”.

Redazione