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MADDALONI- Dopo 35 anni nuovi o spiranti vigili urbani, questa mattina, hanno messo piede nel Comando vigili urbano depredato del personale dalle scelte volontarie delle amministrazioni comunali e dei sindaci. Qualcuno parla di “programma di rinnovamento generazionale”. Per capirne di più ne parliamo direttamente con il sindaco Andrea De Filippo.

Parliamo di cose concrete. Che è successo questa mattina e che sta succedendo in comune. E’ corretto parlare di nuove assunzioni?

Andiamo per gradi. Questa mattina, le richieste di personale fatte alla regione Campania in seguito al concorsone, si sono materializzate con l’arrivo dei sei vigili urbani chiesti, di un ingegnere informatico e di un assistente sociale.

Nel dettaglio, di cosa si tratta?

Al di là delle selezione del nuovo dirigente dell’Area tecnica, che entrerà in servizio il primo agosto (sto parlando dell’ing. Fortunato Casaroni), si può parlare di assunzioni in senso ampio. Il nuovo personale deve fare un percorso formativo di dieci mesi. Poi, alla fine, sostenere un esame di idoneità. E allora, tecnicamente si parlerà di assunzione a tutti gli effetti.

Scusi, ma quindi stiamo parlando di personale in formazione che potrebbe scegliere anche altre sedi?

Secondo le direttive del concorsone stiamo parlando di formazione sul campo. Due giorni alla settimana di vero stage. ma alla fine, si arriverà all’inserimento nei ranghi. Credo che la scelta di Maddaloni, allea luce anche della provenienza di ragazzi e ragazze tutti di centri vicini, coinciderà di fatto con la scelta della sede finale.

Saranno contenti i sindacati che hanno sempre avversato le scelte pro funzioni apicali?

Oggettivamente avevano ragione. Stiamo infatti ponendo un rimedio. C’erano molti alti gradi e poca truppa

E i vigili urbani che sono il settore più sofferente?

In itinere si arriverà a sei assunzioni. Nel computo complessivo di questo percorso, certamente lento nelle procedure ma essenziale, si sta innescando un rinnovamento generazionale della macchina comunale. E’ chiaro evidente che si tratta di un lavoro, ripeto essenziale e urgente, ma i cui risultati si toccheranno con mano a medio termine. Stiamo cambiando un sistema sebbene sembri che nulla muti. Invece, è in atto una rivoluzione silenziosa che avrà ricadute dirompenti. E’ solo una questione di tempo e vedrete.

Rivoluzione silenziosa, non è eccessiva come valutazione?

E’, per chi conosce le dinamiche interne alla macchina comunale e i problemi sedimentati in un quarto di secolo di immobilismo, un’espressione oltremodo benevola che non rende a pieno quello che stiamo innescando. Dico solo che esistono, in alcuni settori del comune, delle sacche di privilegio inenarrabili e inimmaginabili.

Tipo?

Faccio un esempio su tutti: sapevate che il comune di Maddaloni, negli scorsi anni, ha creato ben cinque (dico cinque) direttori amministrativi nei sistemi di comunicazione. Ve ne siete mai accorti? Quando parlo di sacche di privilegio, tollerate e protette, non mi limito a segnalare solo questo. Non aggiungo altro per carità di patria. Ecco stiamo smantellando questo sistema.

E’ la solita storia in un comune con un alta concentrazione di funzionari e di progressioni verticali?

Si potrebbero dire molte cose. Ma, oggi, è urgente concentrarsi sulle soluzioni che non sono ipotetiche: stiamo parlando del piano del fabbisogno per l’anno prossimo, in un orizzonte temporale di dieci mesi. Servono risposte e non valutazioni politiche-sociologiche.

Redazione