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Tra pochi giorni i cittadini maddalonesi saranno chiamati ad eleggere il nuovo consiglio comunale, a tal fine una ricca schiera di candidati si presentano alla città per offrire il proprio contributo di idee e spirito di iniziativa per il Bene Comune. Tra questi a sostegno del candidato a sindaco Giuseppe Razzano troviamo il prof. Marco Lombardi (Maddaloni 28 novembre 1969), nella lista del Partito Democratico. Il Prof. Marco Lombardi con laurea in architettura con lode alla Federico II, ed ancora laureando in archeologia presso la “Luigi Vanvitelli”. Ha fatto parte della redazione del giornale Orizzonti di Peppino Ceci, occupandosi di tematiche artistiche cittadine. È considerato uno dei più acuti conoscitori del patrimonio artistico ed architettonico cittadino.
Il prof. Marco Lombardi è docente a tempo indeterminato di storia dell’arte e la sua sede attuale è quella del Liceo Classico “Giordano Bruno” di Maddaloni; è stato componente esperto di storia dell’arte nella Commissione edilizia integrata di Maddaloni; è stato tecnico di riferimento della Commissione di Piano per conto del PD. Si Occupa di volontariato culturale mediante visite guidate nelle chiese e nei palazzi storici cittadini.
È stato tra i componenti del gruppo vincitore del concorso di idee, del 1998 bandito dal comune di Maddaloni , sul recupero della zona attorno al castello. Tra le curiosità va riportato che sta scrivendo un libro sul cimitero storico di Maddaloni.
Segue il suo programma elettorale:
PROGRAMMA ELETTORALE DI MARCO LOMBARDI CANDIDATO AL CONSIGLIO COMUNALE
PUNTO PRIMO: Creazione della Consulta Permanente Studentesca; saranno invitati i rappresentanti degli studenti e dei genitori delle scuole medie e superiori della città e si riuniranno per discutere di cosa vorranno dall’istituzione per migliorare la loro vita studentesca in città: orario autobus, organizzazione manifestazioni ,orari di apertura locali nonché il coinvolgimento attivo dell’istituzione Comune nelle loro attività. Infine ,attivare il Consiglio Comunale di ragazzi!
PUNTO SECONDO: La Città ed in particolare il centro storico,devono vivere in simbiosi con i giovani ,sarà pertanto possibile far esibire le varie BAND MUSICALI dei giovani maddalonesi nei principali spazi pubblici del centro,come Piazza della Vittoria ,Piazza Don Salvatore d’Angelo. Col tempo l’esperienza potrebbe allargarsi a gruppi di altre città. Portare i giovani al centro creerebbe un punto di riferimento per loro a cui sarà legato un notevole indotto economico per le attività commerciali della zona. La buona riuscita di tal iniziativa potrebbe porre la base per un festival così come accaduto per Giffoni Valle Piana.
PUNTO TERZO: Istituire un circolo studentesco presso locali della biblioteca comunale cittadina. Da tempo gli studenti lamentano l’impossibilità di utilizzare gli spazi in via San Francesco oltre l’orario di distribuzione dei testi ed il sabato mattina. Si potrebbero tenere aperte le sole sale di lettura e gli spazi porticati anche dopo la fine del turno di presenza del personale comunale. L’unico onere per l’amministrazione sarebbe la presenza per le due ore nel pomeriggio dopo le 18:00 e le sei ore del sabato dalle 8:00 alle 14:00 di un addetto alla vigilanza .Far vivere gli studenti nel centro cittadino contribuirebbe allo sviluppo di un rapporto tra la giovane intellighenzia maddalonese e la realtà sociale cittadina!
PUNTO QUARTO: riappropriarsi degli spazi collettivi come le aree vedi pubbliche ma in che modo? Mediante l’incremento del fenomeno adozioni spazi verdi!Sono tante le persone che di diverse età hanno desiderio di curare un angolo della città e spesso lo fanno a proprie spese.Molto semplicemente si potrebbe stipulare un contratto di adozione di spazi verdi come la villa comunale in piazza Della pace, in via San Giovanni, in zona Feudo ecc. Attualmente alcune di esse sono chiuse ed altre sono vandalizzate; dare fiducia ad un gruppo di persone e consentire loro di custodire e curare uno spazio collettivo contribuirà a sottrarre le periferie o le aree abbandonate del centro storico al degrado e genererà nel cittadino il valore del contributo alla collettività!
PUNTO QUINTO: MADDALONI CITTA’ D’ARTE! L’inserimento della nostra cittadina nell’elenco delle città d’arte , è un argomento trattato da anni, anche da chi scrive ,nell’ambito di associazioni e comitati.Ad inclusione ottenuta i benefici saranno tanti; da quelli dell’inserimento in percorsi turistici , a quella degli sgravi fiscali, alle limitazioni delle alterazioni del territorio, ai contributi regionali ed europei finalizzati alla creazione di posti di lavoro nel territorio.
Di seguito sono dettagliati i vari punti della normativa specifica:
1-” costituzione di un Fondo per le città d’arte presso la Presidenza del Consiglio dei ministri. Le risorse del fondo sono ripartite tra le regioni dove sono presenti uno o più comuni iscritti nella lista, con decreto di natura non regolamentare del Presidente del Consiglio dei ministri, adottato su proposta della Commissione di concerto con i Ministri per i beni e le attività culturali e delle infrastrutture e dei trasporti.
2-A loro volta i comuni iscritti nella Lista presentano alla regione o provincia autonoma istanza per il finanziamento dei progetti da attuare. L’assegnazione dei finanziamenti previsti è subordinata al reperimento da parte degli enti territoriali di almeno il 50 per cento delle risorse necessarie alla realizzazione dei progetti, anche attraverso sovvenzioni da parte di soggetti privati o pubblici.
3- trattamento fiscale agevolato per le erogazioni liberali effettuate da qualsiasi soggetto e destinate a interventi di salvaguardia e valorizzazione delle città d’arte attraverso il meccanismo di un credito d’imposta, pari al 15 per cento dell’ammontare dell’erogazione stessa. stabilisce che i beni culturali ubicati all’interno delle città d’arte acquisiscano priorità nella programmazione della ripartizione delle risorse statali per gli interventi di conservazione e di valorizzazione istituisce la possibilità di adire una conferenza di servizi ogni qualvolta vi sia dissenso dell’amministrazione statale competente in materia di tutela e valorizzazione dei beni culturali.
4- E’ prevista la richiesta del parere obbligatorio ma non vincolante della Commissione, da rendere alla Conferenza unificata o al Consiglio dei ministri per la decisione finale.
5- I comuni e le unioni di comuni di cui al comma 1 potranno, altresì, promuovere la valorizzazione, allinterno dei centri storici, dei “centri commerciali naturali” e la rivitalizzazione economica degli “aggregati commerciali urbani”, intesi come insiemi organizzati, anche in forme societarie, di esercizi commerciali, di strutture ricettive, di attività artigianali e di servizio, in cui si concentra un’offerta differenziata di prodotti, di servizi e di attività da parte di una pluralità di soggetti, con specifico riferimento alla valorizzazione delle produzioni tipiche locali e alla promozione turistica e culturale del territorio ”
PUNTO SESTO: Rendere merito alle eccellenze cittadine! La nostra città ha una storia culturale brillantissima, il Liceo Giordano Bruno è stato per anni il più brillante di Terra di Lavoro. Da esso e non solo da esso, ancora oggi vengono fuori persone che danno lustro alla nostra città!Ne sono di esempio i due ragazzi fotografati ai lati della mia persona; si chiamano Alessandro Di Vico e Saladino Vincenzo , ed hanno ,dopo gli studi al G. Bruno e l’università, vinto il prestigioso concorso in magistratura!La città dovrebbe rendere onore a quanti onorano lei, istituendo un albo d’oro ed invitando periodicamente tali personaggi in incontri con gli studenti , al fine di suscitare in quest’ultimi l’amore per lo stato!
PUNTO SETTIMO: Le scuole come centri di aggregazione e presidio di legalità!Ho sempre ritenuto l’affermazione” per combattere la mafia serve più un maestro che un carabiniere”Ad essa unisco una mia fissa che è quella di utilizzare tutto ciò che la natura o l’uomo ci ha donato. I periodi estivi vedono le scuole trasformasi in volumi vuoti, così come nelle vacanze di Natale ed in buona parte dei pomeriggi dell’anno scolastico. Gli edifici scolastici hanno un grande potenziale , sono distribuiti in tutto il territorio comunale, si pensi alla Brancaccio, a quella di via Cancello, di Montedecoro, via Brecciame, l’Aldo Moro di via Napoli. Hanno spesso delle palestre annesse o spazi liberi per effettuare attività sportive. Attivare nei pomeriggi dell’anno ,corsi sportivi , offerti da gruppi di studenti universitari o allenatori , darebbe sostegno economico a quest’ultimi e aiuterebbe le famiglie dei ragazzi dei vari quartieri ad educarli alle regole. Basta poco , basta coordinarsi. A tale proposito allego un articolo di Roberto Saviano: “Contro la mafia scuole sempre aperte . Non basta manifestare, sfilare, fare fiaccolate. Nelle zone a rischio le aule devono essere disponibili tutto il giorno e tutti i giorni per favorire cultura e socialità. Facciamo capire ai criminali che quello è un terreno per loro inaccessibile(14 dicembre 2012)Qualche giorno fa Save the children ha presentato l’Atlante dei minori a rischio in Italia. E’ un documento incredibilmente ricco di informazioni che danno la cifra di quanto questa crisi stia colpendo prima di tutto chi non ha gli strumenti per poterla affrontare. Avere gli strumenti non significa solo avere mezzi materiali, ma soprattutto mezzi psicologici. Vuol dire avere un’istruzione, essere un individuo adulto e strutturato che nelle difficoltà sa, per esperienza, che ci si può rialzare. L’Atlante dei minori a rischio ci dice che sono moltissimi gli adolescenti che lasciano la scuola perché totalmente demotivati sulle opportunità che può offrire. Quindi il tasso di dispersione scolastica è in crescita anche in quegli ambiti sociali in cui non ci sono problemi strutturali o in quei contesti familiari dove non ci sono carenze affettive. Molti giovani, profondamente demotivati, finiti gli studi non cercano nemmeno più un lavoro.
E poi ci sono i minori che vivono in comuni sciolti per mafia. Sono circa 700 mila, la maggior parte al Sud. Il dato più sconvolgente è questo: tre quarti della popolazione complessiva del Mezzogiorno vive in comuni con indicatori manifesti di alta densità criminale. Il numero di minori che nasce e cresce in territori a rischio è altissimo.
Da dove cominciare? Necessariamente dalla scuola. Non solo manifestando, sfilando, facendo fiaccolate. Non basta. Le scuole nei territori a rischio devono essere aperte tutto il giorno, tutti i giorni. Devono essere l’alternativa vera alla strada”.
PUNTO OTTAVO: TOPONOMASTICA E SPAZI DI VIVIBILITA’.Il centro storico cittadino è il più grande della provincia di Caserta, ma ha problemi di abbandono e sovraffollamento! Cosa fare? Bisogna partire dalle potenzialità , ovvero gli spazi urbani.
Ad esempio: Lo spazio antistante la chiesa di San Pietro dovrebbe denominarsi Piazzetta San Pietro , tale identità sarebbe rafforzata dalla sistemazione con poca spesa di arredi urbani come panche fioriere che eviterebbero la sosta selvaggia dando ordine allo spazio e incentiverebbero l’apertura di esercizi commerciali al consumo.
Analogo discorso andrebbe fatto per lo spazio retrostante la chiesa un tempo ospitante “la giudecca” che verrebbe a ritrovare la sua identità storica!
Ma anche lo spazio antistante la chiesa di San Martino si dovrebbe denominare piazzetta San Martino , sempre con la creazione di spazi collettivi!
Piazza de Sivo andrebbe recuperata alla fruizione dei pedoni con l’eliminazione del parcheggio. Andrebbe arredati anche lo spazio denominato “Santacroce”; Andrebbe realizzato un marciapiede curvo davanti la chiesa degli Oblati; Andrebbe arredato lo spazio davanti la chiesa d Sant’Antonio, con la rivalutazione mediante effetti luminosi della facciata dell’edificio sacro e del Convitto; Lo spazio posto tra il fianco della predetta chiesa , in corrispondenza con l’innesto con via Altomari e via Concezione andrebbe dotato di una corretta illuminazione e in parte trasformato in marciapiede(mi ricorda lo spazio antistante il duomo di Aversa); Andrebbe recuperata ai pedoni la fascia viaria posta di fronte la biblioteca, fino al palazzotto!
Andrebbe alberato viale Europa, che è un viale solo sulla carta in quanto non ha alberi; La strada posta dinanzi il museo archeologico andrebbe denominata “Via museo archeologico”in maniera tale che molte persone compresi i maddalonesi saprebbero che a Maddaloni vi è un museo archeologico!
PUNTO NONO: LA CITTA’ DEGLI EVENTI E DEGLI ALLESTIMENTI. In passato la nostra cittadina offriva momenti di vita collettiva volto variegati ed interessanti; la stessa festa del santo patrono era considerata un momento importante nella vita cittadina!Ma negli ultimi tempi le iniziative aggregative create dalle singole associazioni , vengono scimmiottate dalle istituzioni se non avversate !Vi assicuro si può fare tanto ed a costo quasi nullo!
Vi elencherò alcuni attività eventi realizzabili:
1)Raduno dei madonnari d’Italia in occasione della festa patronale. Le associazioni di questi artisti , con poca spesa potrebbero far intervenire in città a alcuni iscritti per realizzare lungo il corso cittadino delle rappresentazioni in tema con l’evento sacro e le emergenze artistiche cittadine. Al pari dell’evento di Genzano a fine giornata, dopo il passaggio del santo si premierebbero le opere più valide!
2) Raduno degli artisti di strada! Sempre lungo le vie del centro , nei vari slarghi cittadini si esibirebbero al lume delle fiaccole gli artisti che fanno delle strade il loro palcoscenico!
3) Le città dipinte!Molte cittadine d’Italia aderiscono all’associazione CITTA DIPINTE, che ha come attività quella di migliorare l’aspetto dei borghi aventi una bella struttura viaria ed una non notevole qualità edilizia. A Maddaloni , nel quartiere dei Formali e San Benedetto , ogni anno , secondo una diversa tematica , si ospiterebbero tra i vicoli , gli artisti che fanno di un muro logoro ed insignificante, un’opera d’arte !
4)Allestimento luminoso natalizio nel parco del castello! Già nella scorsa estate, l’associazione ACTAM, organizzò una escursione sul parco del castello, a tale giornata parteciparono in qualità di guide , alcuni miei alunni. Ebbene avemmo un buon successo, anche grazie alla disponibilità della proprietaria di una parte del maniero. L’iniziativa è da replicare sicuramente , ma nelle vacanze natalizie, infatti lungo il percorso potrebbero essere allestite le luminarie così come avviene nelle città emergenti della Campania!
5) Mediante un concorso d’idee , si realizzerebbe un monumento alla vita, legato alla figura di Nicholas Green, il bambino statunitense morto in Italia per mano della malavita. Il bambino , definito come colui che amava le campane, verrebbe ricordato mediante un monumento a traliccio , con una serie di campane che via via verranno donate da ogni comune d’Italia che ne avrà la sensibilità! Inoltre, la campana principale, sarebbe collegata all’ufficio anagrafe che farebbe suonare un rintocco in occasione della nascita di ogni bambino. Tale monumento andrebbe collocato in uno spazio pubblico!
 

bocchetti