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“A prescindere dagli esiti delle indagini, l’inchiesta sugli appalti per i tre Covid center accendono i riflettori su un sistema, tutto campano, di gestione della cosa pubblica che calpesta ogni principio di trasparenza e di merito. Un sistema che rende possibile il caso, unico in Italia, di un consigliere regionale, braccio destro del governatore della Campania che, senza essere legittimato, prende contatti con i fornitori e fa da tramite tra le aziende e la società regionale per appalti milionari nel settore sanità. Sembra di rivedere la scena in cui il figlio di De Luca, non avendo alcun titolo, si mette a trattare un appalto regionale con un finto imprenditore dei rifiuti. Per queste cose ci sono funzionari e dirigenti di società regionali profumatamente pagati. Nella Campania di De Luca, dove non c’è codice degli appalti che tenga, scopriamo invece che c’è chi come il consigliere regionale Luca Cascone, autonominandosi “volontario”, si mette a gestire senza alcun titolo soldi pubblici. Consigliere nuovamente candidato in una delle mille liste di De Luca. Questa è la gente che De Luca sceglie per amministrare la Campania, gente che secondo noi dovrebbe stare invece lontanissima dalle nostre istituzioni e dal denaro dei contribuenti”. Lo dichiara la candidata del Movimento 5 Stelle al Consiglio regionale della Campania Valeria Ciarambino.

Redazione