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VALLE DI MADDALONI- Ma quale patrimonio dell’Unesco? E’ una discarica. L’Acquedotto Carolino continua a subire atti di vandalismo: divelta anche la sbarra che impedisce l’ingresso delle auto, tra Valle di Maddaloni e Duazzano. E poi tanta, tantissima immondizia dappertutto.

Francesco Buzzo

Sindaco Buzzo il Carolino vandalizzato, imbrattato, trasformato in discarica. I lucchetti all’ingresso dei sentieri non sono bastati?

Purtroppo si: la sbarra è stata rimossa. In pochi giorni sono ritornati gli sversamenti abusivi puliti appena due mesi fa. L’abbandono di rifiuti speciali (materiale edile di scarto) i somma a quelli ben  occultati tra i cespugli e l’erba alta i «rifiuti minori»: elettrodomestici dismessi, qualche materasso, mobilio, tantissima plastica e qualche siringa.

E quindi che si fa?

Non ci arrendiamo. Anzi dico di più: non possiamo, non dobbiamo e non vogliamo arrenderci. E quindi la sbarra è stata ripristinata e l’ennesimo pulizia o bonifica è stata potata a termine, insieme ad un radicale decespugliamento. Colgo l’occasione per ringraziare i dipendenti comunali, i volontarie una ditta che, a titolo gratuito, hanno aiutato il comune, in questa battaglia di civiltà.

Si ma questa battaglia sembra non avere mai fine?

Questa guerra va vinta. La dobbiamo vincere. Anche se devo ammettere che il comune di Valle di Maddaloni non può sempre, da solo, farsi carico di attività di pulizia, tutela e custodia.

Chiuso l’ingresso ai veicoli è sempre possibile fare jogging e passeggiate?

E’ sempre possibile. Ma chiediamo agli amanti della natura di sostenerci nello sforzo di tutelare il parco vanvitelliano (Monte Longano), a fermare l’agonia indecorosa del monumento che alimenta, tra l’altro, le cascate della Reggia di Caserta, e che all’inaugurazione del 1765, era il ponte più alto d’Europa. Sono Presi di mira soprattutto i luoghi dello jogging mattutino, delle passeggiate e dell’archeologia industriale borbonica (complesso delle Ferriere).

Ma può bastare?

Non basta, ma aiuta. Non è tutto: abbiamo un progetto: ripristinare la case del custode, un servizio di presidio diretto e un infopoint per i visitatori. Aspettiamo una risposta dalla direttrice generale della Reggia Tiziana Maffei. Nell’ambito di una politica di tutela e riqualificazione si inserisce la battaglia contro l’ubicazione del biodigestore nella confinante località Casa Mastellone sito scelto dal comune di Caserta.

La sbarra divelta
La bonifica in corso

Redazione