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MADDALONI- Il tabù dei licenziamenti. Si cerca di rompere il silenzio assoluto e volontario sul taglio di 50 edili, in forza all’«ABS.ing», presso i cantieri della Bari-Napoli. In questi giorni si parla di tutto ma non del lavoro a rischio. Uno vero, grande dramma del territorio.

Questa mattina, si è tenuto un promo incontro per fare chiarezza. L’on. Antonio Del Monaco ha incontrato l’ing. Forestieri e Di Lello del Consorzio Cft.

on. Antonio Del Monaco

Ci sono spiragli?

La situazione è purtroppo irreversibile. Per essere concreti, come appena la società scioglierà il rapporto contrattuale si materializzeranno le procedure di licenziamento. E essendo una rescissione contrattuale, volontaria e consensuale, solo tra privati non esistono ampi margini di manovra.

Nemmeno quello di una garanzia della continuità occupazionale?

Nemmeno quella. Ma la continuità occupazionale è la vera battaglia da fare. Anche perché i tempi non saranno brevissimi. Si parla di un mese per la transizione e l’avvicendamento tra imprese. Il che significa che la battaglia per l’occupazione, mai portata vanti fino in fondo, deve essere iniziata subito. Ma non per salvaguardare situazioni dei singoli. L’obiettivo è molto più alto: costruire una cornice di regola a salvaguardia dell’occupazione sul territorio per il prossimo quinquennio.

Ma, in realtà, cosa è successo davvero?

In sintesi estrema, non c’è stato il mantenimento dei livelli produttivi preventivati. Così, tra Consorzio e azienda, invece, di andare allo scontro si è andati alla risoluzione. Già, altre altre parti di commessa erano stati alienati. Così come pure l’azienda ha lamentato la scarsa produttività di alcuni dipendenti. Ma queste vertenze interne andrebbero tutte verificate. Ora, bisogna pensare al futuro.

Quale futuro?

Si passa dal punto di partenza. Il futuro è tutto nel «riordino e pianificazione dei rapporti contrattuali» che hanno chiesto già i sindacati. In altre parole, è quella piattaforma per il lavoro e la legalità che doveva essere siglata in Prefettura e che mai si è tenuta. E’ fondamentale il ruolo dei sindacati ma soprattutto dei sindaci dei territorio interessati e. Insomma, bisogna ripartire dall’inizio. Dall’accordo quadro sulle regole che non c’è mai stato.

Ma andiamo al sodo quali sono le regole?

Risposte adeguate, in termini occupazionali, al territorio. Prima ancora, ai dipendenti con i contratti in scadenza deve essere garantito un percorso di reinserimento nei quadri futuri. Mentre alle imprese, che nei prossimi si avvicenderanno, dovranno essere poste all’attenzione le regole condivise dai sindacati, dai lavoratori, dai sindaci e dal territorio tutto.

Redazione