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«La chiusura dell’Officina manutenzione meccanica, sicurezza e gestione dei locomotori dello scalo ferroviario di Marcianise-Maddaloni e il suo trasferimento  a Cervignano, vicino Udine rappresenta un colpo durissimo alla nostra economica che vede perdere dopo 25 anni un’importante realtà produttiva. L’assenza di una rappresentanza autorevole capace di guidare la fase del contenzioso ha fatto in modo che dopo il trasferimento temporaneo delle attività a Vicenza le stesse rimanessero al Nord. Purtroppo l’evanescente presenza del M5S ha permesso che ancora un’altra risorsa delle nostre zone venisse fagocitata dal Nord senza battere ciglio dove, invece, la Lega fa sistema e porta avanti quel modello di secessione economica che rappresenta l’evoluzione del pensiero di Umberto Bossi di cui Matteo Salvini è allievo prediletto ed erede. Perdere i servizi meccanici, elettrici ed di elettronica di qualità per le linee ferroviarie e il materiale rotabile, dedicato ai locomotori (tipo 652, 655 e 445) significa fare un ulteriore passo indietro nel campo dello sviluppo della logistica che pure era una mission che si era data questo territorio.E Il sindaco? Ovviamente tace… Che imbarazzo! Ora c’è da difendere con le unghie e con i denti la manutenzione dei carri, ma, soprattutto c’è da predisporre un disegno serio di rilancio dello scalo che veda protagoniste le realtà di Marcianise e Maddaloni». Lo dichiara Giuseppe Razzano, candidato al consiglio regionale nella lista De Luca Presidente.

Redazione