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Tonino Angarella, 62 anni, è stato trovato cadavere stamattina nella sua abitazione di via Ponte Carolino. Ma questa non può essere una notizia di cronaca nera. Ma la segnalazione di una scomparsa di un uomo che ha segnato, con il suo stile disincantato e surreale, un’epoca per una generazione di maddalonesi. Accusato di essere un mitomane, Angarella certamente era, a suo modo, un mito. Lui che voleva «cristianizzare la socialdemocrazia» e aspettava che il vescovo facesse chiarezza si è imposto all’attenzione di tutti. Viveva di intense relazioni umane. Stamattina, è stato trovato senza vita: i soccorritori hanno sfondato la porta chiusa non a chiave. Le sue condizioni di salute, la vita ritirata delle ultime settimane e le prime testimonianze dei vicini fanno propendere per un decesso per cause naturali. Ma solo il referto dei medici del 118, i rilievi delle forze dell’ordine e un’attenta ispezione sui luoghi del ritrovamento faranno chiarezza. Nell’attesa si può, parlare dell’uomo Angarella. E si può certamente dire che esistono delle persone, che con il loro stile di vita (più o meno condivisibile), con il loro modo di fare e anche con la loro individuale diversità, riescono ad incarnare più di qualsiasi altro lo spirito che, in maniera sotterranea ma quotidiana, vive in una comunità. Ecco è morto un rappresentante autentico  di un certo tipo di maddalonesità, candida e per questo disagiata, autentica e per questa molto apprezzata.

bocchetti