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MADDALONI- Un pensiero poetico per l’occasione: “A legalità, a legalità, pur o’ candidato l’adda pruvà! . Così, operò l’amministtrazione del sindaco Andrea De Filippo sulla scorta degli insegnamenti del compianto e indimenticabile Luciano De Crescenzo, scrittore, regista e in arte professore Bellavista. La citazione di cotanto maestro è d’obbligo per celebrare un evento straordinario: a Maddaloni, sono arrivate le plance per garantire ai candidati gli spazi elettorali. Ma come ricorda il professore Bellavista ormai è tardi: il pappagallo Garibaldi è già volato via. E così ci consoliamo con la citazione: “A libertà, a libertà, pur ‘o pappavallo l’adda pruvà!”. A 11 giorni dal silenzio elettorale è un provvedimento, oseremmo dire che forse è leggermente tardivo. Ma il pappagallo è scappato e i candidati, come da tradizione (con o senza plance) hanno invaso gli spazi di affissione commerciale. Chi paga i danni? Chi provvede all’oscuramento delle affissioni abusive? Certo ora i “kommando” del manifesto elettorale hanno gli spazi dedicati e quelli da monopolizzare sulle plance. Ma il danno è fatto. Resta il silenzio e l’imbarazzo dei partiti,, movimenti, candidati di tutte la latitudini e dei suppoters dei candidati locali e si quelli di “importazione”. Eppure, non passa giorno che qualcuno non rinfaccia a qualcun’altro i danni creati per i passati di militanze e appartenenze amministrative trasversalmente imbarazzanti. E nello sforzo di guadare al passato ci si dimentica dell’oggi…

Redazione