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VALLE DI MADDALONI- Si fa sul serio. Sotto l’egida della direttrice della Reggia, Tiziana Maffei, parte il tavolo tecnico per la riqualificazione, rilancio e valorizzazione dell’Aquedotto Carolino. E’ un salto di qualità: tutti i progetti in itinere, tutte le proposte e tutti i rilievi sulle criticità gestionali saranno inseriti in un unico progetto che avrà una triplice finalità: tutela del monumento, difesa delle risorse idriche, lotta al degrado. Il percorso, concertato con i sette comuni attraversati dall’opera idraulica, culminerà in un progetto definitivo complessivo che punta ad ottenere anche finanziamenti dell’Unesco. I sette comuni (Bucciano, Moiano, Airola, Sant’Agata dei Goti, Durazzano, Valle di Maddaloni e Caserta), dalle sogenti del Fizzo fino alla Reggia di Caserta, oltre alle proposte progettuali presenteranno l’elenco delle criticità esistenti su tutti i 38 chilometri del tracciato. Il primo problema è la tutela delle condotte, l’interdizione a qualsiasi forma di emungimento abusivo o deviazione delle acque per scopo irriguo. Poi, c’è la questione della gestione delle erbacce rigogliose e i rifiuti ubiquitari. Tra le tante proposte, spicca la necessità di recuperare la casa del custode per creare un info point per i visitatori; insediare un servizio di manutenzione e pulizia costante.

Redazione