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MADDALONI- Abbattimento e ricostruzione sub iudice. La Procura della Repubblica non dissequestrato la struttura. Ha invece concesso l’autorizzazione ai lavori. L’intero intervento resta sotto osservaziione della magistratura.

Giuseppe D’Alessandro

Assessore D’Alessandro non è inusuale, per un’opera pubblica, una simile procedura?

Andando al concreto non cambia nulla. Rfi resta gestore, finanziatore e collaudatore dell’intervento. Ci potrà essere una aggiunta con verifica di un tecnico, nominato dal magistrato, dell’avvenuta esecuzione delle opere secondo i progetti e i disciplinari tecnici già inviati in Procura.

La Procura ha acquisito tutti gli atti esecutivi?

Si acquisita la documentazione su tutto quanto sarà fatto, in termini progettuali, economici e procedurali da Rfi, comprese le autorizzazioni concesse dalla Soprintendenza. Rfi, e i tecnici chiamati all’esecuzione, poi faranno il rendiconto all’autorità giudiziaria che, all’ndomani del sequestro, aveva proprio (dietro perizia Ctu) suggerito due scenari: riapertura, previa messa in sicurezza a senso unico alternato e abbattimento al massimo entro un anno dal ritorno in esercizio. Quest’ultima procedura raccomandata sarà monitorata fino al completamento delle opere.

L’inugurazione è fissata per la prossima primavera?

Si certo. E’ intenzione delll’ing. Giulio Del Vasto (Direzione Regionale di Rfi) pervenire all’inaugurazione entro marzo 2021.

Obiettivamente si pagano le intemperanze dei Tir, auto e altri mezzi che mai hanno rispettato i divieti di transito e le limitazioni alla circolazione?

Certo che si. Se non ci fossero stati atti vandalici e veri sabotaggi volontari non si sarebbe mai arrivati al sequestro. Esiste una vasta documentazione, anche fotografica sulle bravate e le manifestazioni di volontaria inciviltà che hanno rasentato diversi reati. Ma questo è il passato, adesso arriva il nuovo ponte.

E’ stato fatto un lungo lavoro per rimuovere ostacoli ambientali, burocratici e procedurali…

E’ stato un duro lavoro. Basti pensare che, dall’approvazione del consiglio comunale all’ottenimento di tutte le autorizzazioni, è stato necessario più di un anno. Anche se il lockdown ha contribuito a far differire i termini delle decisioni finali.

Redazione