Il governatore campano firma l’ordinanza con cui si limita la mobilità regionale e si dichiara Arzano zona rossa
È stata emanata l’ordinanza regionale contenente ulteriori misure per la prevenzione e gestione dell’emergenza epidemiologica da COVID-19. A partire già dalla giornata di oggi ricominciano le attività destinate agli alunni con disabilità o con disturbi dello spettro autistico, il cui svolgimento in presenza è consentito previa valutazione delle specifiche condizioni di contesto da parte dell’Istituto scolastico. Per quanto riguarda invece le scuole elementari, sarà l’Unità di crisi regionale a decidere dell’eventuale riapertura della attività in presenza della scuola primaria a partire dal 26 ottobre. Per quanto riguarda gli spostamenti, a partire dal 23 ottobre, al fine del contenimento dei rischi di contagio correlati alla mobilità sul territorio, ai cittadini campani è fatto divieto di spostamenti dalla provincia di residenza o domicilio abituale verso altre province della Campania. Ci si potrà muovere tuttavia con l’autocertificazione per:
- motivi di salute;
- comprovati motivi di lavoro;
- comprovati motivi di natura familiare;
- motivi scolastici e/o afferenti ad attività formative e/o socio-assistenziali;
- altri motivi di urgente necessità .
È in ogni caso consentito il rientro presso la propria residenza o domicilio abituale.
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ARZANO ZONA ROSSA
Con decorrenza immediata e fino al 30 ottobre, salvo ulteriori provvedimenti in conseguenza dell’evoluzione della situazione epidemiologica, con riferimento al territorio del Comune di Arzano (NA) sono disposte le seguenti misure:
- divieto di allontanamento dal territorio comunale da parte di tutte le persone ivi residenti;
- divieto di accesso nel territorio comunale;
- sospensione delle attività degli uffici pubblici, fatta salva l’erogazione dei servizi essenziali e di pubblica utilità;
- sospensione delle attività commerciali e produttive, ivi comprese le attività di ristorazione (bar, ristoranti, pasticcerie, pub, e simili), salvo che in modalità di consegna a domicilio, fatta eccezione per soli i servizi alla persona ed attività connesse all’approvvigionamento di beni e servizi di prima necessità come a suo tempo individuate dal DPCM 10 aprile 2020.
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