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Arriva a San Felice a Cancello la protesta degli esercenti, messi in ginocchio dalle varie disposizioni regionali e nazionali. Col morto di «Se tu mi chiudi, tu mi aiuti» lanciano il loro grado disperato, aggravato dalle ultime decisioni verso la chiusura anticipata delle loro attività. Un movimento nato ieri, in poche ore, subito dopo la conferenza stampa del premier Conte.

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Poche ore sono bastate per mettere insieme oltre 40 operatori sanfeliciani e darsi appuntamento per stamani alle 11. I manifestanti hanno tenuto un primo presidio spontaneo e pacifico nei pressi della Casa Comunale; un secondo, all’incrocio di via Schiavetti, lungo via Napoli, l’arteria principale della città.

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