00 2 min 3 anni

MADDALONI- Senza speranza. Degni figli dei loro padri e delle loro madri. Quella di Maddaloni è una comunità oggettivamente senza speranza. La speranza non è uno stato d’animo, né un sentimento e nemmeno un elenco dei buoni propositi. Ma è fatta di cose concrete: comportamenti e atti compiuti. E così, la domenica mattina (oltre agli sversamenti non autorizzati di rifiuti) ci sono anche i rifiuti del sabato by-night: lattine di bibite, carte e cartoni di pizze e pizzette, spazzatura varia e i resti delle consumazioni abbandonate nei pressi degli esercizi commerciali. Premesso che di sabato sera non si conferiscono rifiuti, colui, colei o coloro che si ostinano ad assumere questi atteggiamenti sono persone senza speranza. Che dire degli esercizi commerciali (non tutti per la verità) che si ostinano a non rassettare nemmeno ad un metro dal loro negozio? Ora, c’è poco da aggiungere. Non c’entra la Buttol, non c’entra il capitolato di appalto, non c’entrano i controlli. E’ una questione di mancanza del senso della civile convivenza. Così, sul territorio dove solo il 43 per cento paga la Tari e si pratica lo smaltimento abusivo dei rifiuti, sta crescendo una generazione di giovani proprio all’latezza dei loro padri e delle loro madri… Il fine settimana emerge l’altra faccia dell’emergenza rifiuti a Maddaloni che ha tre componenti. Un servizio di gene urbana insufficiente e due nascoste: la mancata raccolta differenziata di una fetta importante del territorio, quella degli abusi e dei comportamenti incivili. Dal lunedì al sabato, emerge il primo fattore che nasconde dentro le altre due componenti. Ma il fine settimana, emerge, tutta la componente di inciviltà che incide, e non poco, sul degrado ambientale e i disservizi.

Redazione