00 4 min 3 anni

MADDALONI- Il primo giorno del drive in per il «tracciamento delle persone, positive e non, al Sars-CoV-2», messo in piedi dall’Asl nei parcheggi esterni della scuola settembrini. L’obiettivo è triplice: eliminare le code, utilizzare spazi ampi che tutelano la privacy e garantire condizioni operative idonei agli operatori. Sembra che l’obiettivo sia stato centrato con l’impiego massiccio dei volontari della protezione civile.

Gigi Bove

Assessore Bove c’è un problema di impatto dell’utenza che ha bisogno di sottoposti ai tamponi. Come è andata?

Grazie ai volontari della protezione civile, che garantiranno un presidio permanente, di ausilio all’utenza, è andata bene. L’idea della separazione fisica dell’entrata e dell’uscita è vincente perchè consente di incolonnare le auto, e lungo un percorso protetto organizzato dall’Asl, è possibile l’avvicinamento dalla postazione senza patemi.

Si paventava l’ipotesi di una sovrapposizione con gli spazi scolastici…

E’ vero il contrario perchè le auto sono dirottate verso il grande parcheggio di ingresso e poi verso quello posteriore senza mai sovrapporsi con altri percorsi. E’ stato tutto pensato e approvato dall’Asl. Sicurezza e tutela garantite per tutti.

E’ stata creata una vera corsia di accesso?

Si, ripeto: le auto entrano (accolte dai volontari) e poi le persone, senza mai abbandonare i veicoli, percorrono le piste dedicate che le portano alla postazione sanitaria.

Risolto il problema della difesa degli operatori dalle intemperie?

Si nel modo più efficiente possibile. Un camper accoglie i sanitari e gli strumenti operativi. Inoltre, un gazebo protegge gli operatori e gli utenti durante le operazioni di tamponamento.

Nei giorni scorsi, ci sono stati momenti di tensione e gravi disagi…

E’ vero. Purtroppo, a causa dell’esplosione della pandemia è esplosa la richiesta di tamponi. Il drive in di via Roma, nelle primissime settimane non aveva alcun impatto sul traffico. Ma stiamo parlando di accessi di poche vetture. Oggi, purtroppo, i numeri della pandemia sono tali da rendere necessari l’utilizzo di spazi ampi e idonei come il doppio parcheggio del Settembrini.

Di fatto, i volontari della Protezione civile fanno una sorta di triage o accoglienza delle vetture?

In via Brecciame, accolgono e orientano l’utenza fornendo indicazioni sulle modalità e i tempi delle operazioni sanitarie. I volontari, coordinati dal cap. Nicola Della Peruta, ancora una volta svolgeranno un servizio socialmente preziosissimo.

L’obiettivo era e resta eliminare i disagi, giusto?

L’obiettivo è rendere più umana questa fase molto critica dal punto di vista sociale e sanitario. Le persone che giungono a Maddaloni, per sottoporsi al tampone, sono persone sofferenti, che hanno bisogno di risposte, che hanno bisogno di essere accolte e aiutate. Hanno bisogno di umana comprensione e di servizi che non creino disagi aggiuntivi. Questo è l’obiettivo. In questo momento, serve una risposta all’altezza di un momento critico per la nostra comunità. E chiunque può dare una mano per ritrovare la via d’uscita da questo tunnel ha il diritto e il dovere di farlo. Stop ai disagi. Ma stop anche alle polemiche. E’ questo il momento dell’impegno, della responsabilità e dell’umana accoglienza.

La postazione sanitaria
L’incolonnamento delle vetture
Il percorso di accesso
L’accoglienza della Protezione civile

.

Redazione