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Naturalmente anche a Maddaloni la notizia della scomparsa di Paolo Rossi ha colpito il cuore e i ricordi di sportivi ed appassionati. I tifosi con i capelli bianchi non hanno potuto fare a meno di ricordare le gesta di un goleador di razza sempre pronto alla zampata vincente. Un centravanti come quelli di una volta il cui unico mestiere era quello di buttarla in fondo al sacco. Qualcuno ha ricordato anche il gran rifiuto di Paolo Rossi al Napoli nel 1979 quando il bomber toscano, reduce dalle esplosive stagioni con la maglia del Lanerossi Vicenza, rifiuto il passaggio all’ombra del Vesuvio per disputare una stagione transitoria con la maglia del Perugia. Le cronache narrano di ottantamila fischi assordanti che accolsero Rossi all’ingresso sul terreno del San Paolo in quel Napoli-Perugia del 21 ottobre 1979. Fischi ed insulti che non deconcentrarono l’attaccante che al 71’ portò in vantaggio i grifoni dal dischetto. Undici minuti dopo il pareggio del Napoli, sempre dagli undici metri, con Damiani. Diciamo pure che le imprese spagnole dell’82 fece dimenticare dissidi ed incomprensioni. Il ricordo di Pablito è arrivato puntuale anche sulle pagine social della Maddalonese Calcio 1919 che ha voluto ricordare l’eroe del Mundial con un post dove Paolo Rossi bacia la Coppa del Mondo sull’area che riporta gli azzurri in Italia. In centinaia hanno postato il loro “like”.

Molto di più ha fatto lo storico Studio Fotografico “Cicchella” di Maddaloni che ha aperto il proprio archivio per rivivere quell’indimenticabile estate del 1982. Mentre Pablito faceva fuori con i suoi gol Brasile, Polonia e Germania, a Maddaloni si scendeva in piazza con il tricolore per celebrare quello che è stato il Mondiale della nostra vita. Le foto che vi mostriamo sono scattate in via Roma nei pressi del Parco Palmieri e dell’allora panificio “Montuoro”, feudo incrollabile dei tifosi napoletani. Sono foto scattate dall’indimenticato Michele Cicchella, decano e monumento dei fotografi maddalonesi. Dall’archivio gelosamente custodito dal figlio Antonio e dal nipote Francesco, che tutt’oggi portano avanti l’attività nello storico studio di via Amendola, arrivano foto che ci riportano indietro nel tempo e ci fanno rivivere quei giorni felici scanditi dai gol di Paolo Rossi, uno dei calciatori più famosi ed amati, scomparso a 64 anni dopo aver perso la partita contro un tumore ai polmoni.

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Vincenzo Lombardi