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Non ci sentiamo assolutamente dei politologi per fare una lectio magistralis su quanto sta accadendo nella politica maddalonese, ma una riflessione umile rispetto anche alle nostre notizie, pensiamo di poterla fare..
La Città di Maddaloni sta assistendo ad uno dei peggiori teatrini che abbia mai visto in precedenza. Dopo il turno di ballottaggio che ha visto eleggere Andrea de Filippo come Sindaco e confermare una maggioranza consiliare di segno opposto, sono volati stracci, post e comunicati stampa tra il primo cittadino e il suo principale antagonista, Giuseppe Razzano e poi si è arrivati alla geniale idea di De Filippo di convocare oltre Razzano anche Bove e Carfora in diretta streeming. Un’ idea che da un lato ha buttato un po’ di fumo negli occhi dei maddalonesi facendo passare lo stesso Sindaco come un esponente politico altamente democratico e dall’ altro lato ha gettato allo sbaraglio , ancora una volta, Giuseppe Razzano che nonostante buon intervento chiedendo la nomina di una giunta tecnica ma rischiando , ancora una volta, di passare in città come l’ irresponsabile che vuole portare Maddaloni ad un altro periodo commisariale. Ma prima , durante e dopo la diretta tra i 4 , nel centrosinistra si consumava lo scontro o meglio un lento processo di logoramento che sta portando alle incomprensioni di queste ore. Sfidiamo chiunque a smentire il fatto che singoli e autorevoli esponenti del centrosinistra, ed in modo particolare del Pd , non siano andati a colloquio con il Sindaco. E sfidiamo chiunque a dimostrare che il Sindaco non si sia approcciato con pezzi da novanta del centro sinistra maddalonese, come gli Sferragatta ed Enzo Santangelo. Ma nel frattempo il primo cittadino, con una giravolta che solo un fantasista, un po’ troppo da Prima Repubblica come lui poteva fare, sigla un accordo con un consigliere regionale organico al centro sinistra, quale l’ Onorevole Luigi Bosco di Campania Libera. De Filippo chiaramente sindaco di una coalizione di centro destra tratta e chiude con Bosco di centro sinistra ma l’ aspetto principale non è tanto del Sindaco bensi del centro sinistra. Bosco per sedersi in giunta con De Filippo si sfila dalla coalizione di Razzano , porta in dote un consigliere comunale come Filippo Iacobelli che non ci pensa un minuto a voltare le spalle a Razzano e ancora di più : arruola, molto probabilmente la consigliera comunale Francesca Benenati eletta con Luigi Bove ma con il quale non è mai corso buon sangue. Ma lo schiaffo politico Bosco a chi lo dà? Praticamente a Vincenzo Santangelo, leader di Calatia Libera, primo dei non eletti al consiglio regionale nella lista Campania Libera e principale punto di riferimento del centro sinistra maddalonese. Bosco “schiaffeggia” ancora una volta Santangelo a casa sua e il Pd, Razzano e company non dicono manco una parola. Ma veniamo alle ultime ore: pare proprio che il sindaco abbia deciso di presentarsi Giovedi in consiglio comunale senza la giunta e prendere tempo. E’ una chiara apertura a Razzano e anche un momento per accantonare le difficoltà interne per la scelta degli assessori. De Filippo perché rinvia la presentazione della Giunta? Si gioca l’ ultima carta pur di rimanere in sella: prende tempo, accarezza Razzano e gli dà una piccola sponda nella lotta interna che si sta consumando nel Pd. Ma con chi è lo scontro nel centro sinistra? Si consuma tra la volontà reale di Santangelo di staccare la spina al governo di De Filippo, i dubbi anche legittimi ma forse troppo tardivi di Peppe Razzano, la ferma posizione ma pronta ad essere modificata degli Sferragatta. Ed una serie di gelosie e veti incrociati. Nel frattempo il sindaco, complice anche uno staff della comunicazione non di poco conto, si è costruito il personaggio della vittima ma in realtà egli ha prima illuso il primo degli eletti del Pd Campolattano e alcuni esponenti del Pd di punta come Ginotto Correra facendo credere loro che non avrebbe mai legittimato Razzano poi con un colpo improvviso , quando ha compreso che forse anche sbagliando per la prima volta il centro sinistra aveva raggiunto una posizione, quella dello scioglimento anticipato , ha abbandonato quel gruppo e si sta gettando verso una mano benevole per Peppe Razzano carpendone la delusione politica e anche la stanchezza dopo mesi di campagna elettorale ed incomprensioni con i suoi. Staremo a vedere.
 

bocchetti