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a cura di Dario Bocchetti

Con lo scoccare della mezzanotte, non è terminato soltanto un annus horribilis per le note vicende legate alla pandemia di Covid19, ma è finito un decennio, si è concluso un ventennio.
Ma concentriamoci più sul versante politico che ha caratterizzato l’ultimo decennio politico maddalonese.
Un decennio caratterizzato da ben 4 commissari straordinari.
E già questo è un primo aspetto inopinabile che fa da trailer a ciò che è stato e quel che insiste sullo scenario politico all’ombra delle due torri.
Un decennio iniziato appunto con il commissario straordinario, Oreste Iovino, che subentra a Michele Farina, fedele delfino del compianto Franco Lombardi, passato precocemente a miglior vita dopo l’elezione al consiglio regionale.
Una dipartita che, in termini politici, ha dato una svolta allo scacchiere politico, sociale e culturale di Maddaloni.
Beh, se non altro perché ha alterato in maniera decisiva l’egemonia di quel centrosinistra vincente.
Un’egemonia interrotta con l’elezione dell’avvocato Antonio Cerreto, il primo Sindaco del centrodestra.
Cerreto che, solo pochi anni prima, fu investito della carica di sindaco facente funzioni proprio in quota Franco Lombardi con l’Ulivo.
Un’amministrazione comunale durata solo un biennio, prima di infrangersi sullo scoglio del bilancio.
Ed ecco quindi un altro commissario, Ilaria Tortelli, che precede l’elezione della prima donna sindaco della città, l’ingegnere Rosa De Lucia, già consigliere comunale con Cerreto e poi nominata assessore.
Qui lo stop fu ancora più brutale per quella fase amministrativa interrotta perché coinvolta in vicende giudiziarie legate a presunti giri di corruzione legati alla gestione della raccolta dei rifiuti.
Ma su quella storia, ci sarebbe ancora tanto da dire, ma che probabilmente mai sapremo con assoluta certezza.
E dunque ancora un commissario, Samuele De Lucia, che precede la doppia elezione di Andrea De Filippo, leader dell’opposizione proprio con De Lucia Sindaco.
Ma come dicevamo, quella di De Filippo è stata una doppia elezione.
La prima, una vera e propria sorpresa, contro l’armata di Peppe Razzano (Centrosinistra) che dopo essersi assicurato la maggioranza al primo turno, incredibilmente fu sconfitto al ballottaggio.
Nessun accordo e quindi tutti a casa con l’arrivo di Benedetto Basile, nuovo commissario.
Ma dopo un anno, De Filippo, sostenuto da una coalizione civica e di centrodestra, annienta tutti e diventa sindaco nel 2018 in maniera definitiva.
Un decennio dove c’è stato una transumanza incredibile e sfacciata, in barba a tutte quelle appartenenze soltanto millantate negli anni precedenti.
Perché chi era di centrosinistra, ha traslocato sulla sponda opposta e viceversa.
Ma la comodità del “Civismo mascherato” si è rivelata la strategia migliori, contando consensi un po’ ovunque.
La valutazione dell’operato politico è un qualcosa di estremamente complicato che va in relazione all’andamento storico, economico e sociale del periodo di gestione, quindi la pagella politica diventa un fatto puramente personale e soggettivo.
La realtà, invece, quella è sotto gli occhi di tutti.
Intanto il centrodestra vince, il centrosinistra litiga, il trasversalismo… Impera.

Redazione