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MADDALONI- Le chiacchiere stanno a zero. Esondazioni fognarie dell’ex-Casmez: se i consiglieri comunali, i consiglieri provinciali e regionali parlano, c’è chi va come sempre alla fonte dei problemi. Come è avvenuto per il Ponte Vapore politica e burocrazia fanno melina, si nascondono, dissimulano o fanno finta di niente. Stamattina, Fabrizio Crisci (Comitato Abc) unitamente a tecnici d San Felice a Cancello, per vederci chiaro, ha avuto un nuovo un incontro con Luca Mascolo presidente dell’Ente idrico campano (Eic).

Esiste un evoluzione in questa vicenda vecchia di un quarto di secolo?

Anche stamattina è emerso che, al momento, non esiste la volontà della Regione Campania (sotto forma di atti, finanziamenti e progetti esecutivi) di imporre un radicale cambio di passo.

E quindi di che si sta discutendo?

Siamo fermi ancora alle fasi preliminari: progettazione, ipotesi progettuali e ipotesi di raddoppio.

Voi invece avete una soluzione immediata finalizzata alla “mitigazione dei rischi”?

E’ proprio così. Qui si ragiona solo di finanziamenti e di incarichi progettuali che non necessariamente portano ad opere concluse. Sulla base di dati tecnici inoppugnabili è stato presentato al presidente Mascolo un piano di manutenzione straordinaria, pulizia e adeguamento degli innesti degli scarichi.

In pratica, invece di pensare al futuro ipotetico raddoppio eliminare le strozzature?

Esattamente. Il condotto, per larga parte del suo tracciato, è ampio e andrebbe ripulito. Per le strozzature a valle, è possibile un intervento di mitigazione. Cambiano la geometria e la dinamica degli innesti si ridurrebbero le violenze delle portate di piena e si ridurrebbe il numero delle esondazioni. Il problema non si cancella ma si contiene.

E perché non si procede alla mitigazione dei rischi possibile?

Ripeto: non interessa a nessuno migliorare il funzionamento. Così, come non interessano le esondazioni. Si ragiona solo di finanziamenti e incarichi progettuali.

E nell’attesa, le alluvioni fognarie continuano?

Per questo, abbiamo presentato al presidente Mascolo la proposta e la prima bozza dell’intervento di mitigazione che non risolve ma attenua il disastro. Nel frattempo, abbiamo chiesto una verifica attenta dello stato dei luoghi. Una sopralluogo sulle condutture. Non si può ragionare dietro le scrivanie ignorando la situazione reale. Il metodo delle delibere, delle commissioni, delle carte lo contestiamo in pieno. Controllare la situazione, intervenire con la manutenzione in attesa delle soluzioni definitive che non sono dietro l’angolo.

Insomma, se dovesse essere in teoria un finanziamento straordinario la soluzione non è immediata?

Non è affatto immediata. Ecco perché al presidente Mascolo è stato chiesto un monitoraggio sulla situazione reale e attuale. Poi un primo intervento. Cose concrete che si possono fare subito che non cancellano del tutto il problema ma riducono sensibilmente gli effetti sul territorio e i disagi alle uniche vittime inermi di questo scandalo politico-burocratico e gestionale he sono i cittadini tutti e quelli residenti in particolare.

Luca Mascolo con Fabrizio Crisci

Redazione