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MADDALONI- Chiarezza sui conflitti permanenti tra le imprese che rallentano il completamento del casello autostradale Maddaloni-Interporto sull’A30. Ben oltre lo scontro, prima al Tar poi al Consiglio di Stato, che ha visto l’avvicendamento tra il “Consorzio stabile Arem” e il “Consorzio Nazionale Cooperative Produzione Lavoro”. Prosegue a singhiozzo anche l’attività di completamento delle prospezioni archeologiche: completati sette degli otto pozzi di scavo. Ma non sono ancora avvenute il passaggio delle relazioni e delle informazioni. Le segreterie provinciali di Filt-Cgil, Fit-Cisl e UiltUil scrivono al Prefetto:

Oggetto: blocco lavori per svincolo autostradale di Maddaloni.
Le scriventi con la presente chiedono, al Signor Prefetto di farsi promotore di una riunione riguardo la situazione di stallo venutasi a creare nella zona cantieri del Comune di Maddaloni, dove è prevista la creazione dello svincolo autostradale della A30. Da quanto ci viene riferito, la zona interessata, sta subendo sensibili ritardi rispetto al cronoprogramma nell’esecuzione delle opere, a causa dell’avvicendamento delle imprese per gli scavi archeologici per conto di Autostrade. Da notizie raccolte, ci segnalano che l’impresa subentrante (dopo un contenzioso innanzi al Tar
e al Consiglio di Stato) il “Consorzio Nazionale Cooperative Produzione Lavoro” non possa continuare i lavori in maniera celere, come preventivato e già iniziati da quella uscente “Consorzio stabile Arem”, perché quest’ultima non ha quantificato i lavori effettuati. In particolare, non ha trasmesso i risultati delle prospezioni archeologiche (sette pozzi di scavo su otto totali). Sembra assurdo, che un’opera dello svincolo autostradale possa subire ritardi a causa di tale paradosso. Con la presente siamo a richiedere un incontro presso la Prefettura di Caserta, affinché si possano dirimere le controversie e si possa procedere per il prosieguo dei lavori, per un’opera utile e importante la cittadinanza di Maddaloni e non solo, e che permette di evitare, già con le opere viarie già definite, una parte del traffico pesante che diretto verso l’Interporto di Maddaloni/Marcianise, lo Scalo Merci Ferroviario, liberando dal traffico parte dell’arteria stradale della S.p. 335 di Via Napoli e di via Forche Caudine.
Si resta in attesa di un riscontro alla presente.
Distinti saluti.
Segreterie Provinciali
Filt Cgil Fit Cisl Uilt Uil
A. Lustro P. Federico G. Spanò

Redazione