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  Questa mattina, i componenti di un’organizzazione criminale, specializzata in truffe a carattere transnazionale, sono stati arrestati dai poliziotti dalla Squadra mobile di Novara nell’ambito dell’operazione “Cara nonna”. Nove persone, tutte di etnia rom, sono finite in manette poiché ritenute responsabili di almeno 50 episodi di truffa, soprattutto a danno di persone anziane, nelle province di Novara, Vercelli e Como. Alle vittime, i truffatori facevano credere di essere i loro nipoti o figli, inscenando il coinvolgimento in incidenti stradali o di trovarsi in pericolo di vita per infezione da Covid19. Manipolate e raggirate, le vittime, pur di aiutare il familiare in difficoltà, consegnavano soldi o gioielli ad un complice del gruppo, che fingeva di essere il segretario di un notaio o un appartenente al personale sanitario. L’attività investigativa ha avuto inizio nel mese di marzo 2020 quando una donna ultraottantenne, vittima già in passato di un analogo reato, ha ricevuto una telefonata dal finto “nipote” che, dopo aver causato un sinistro stradale con feriti, le comunicava di trovarsi dal notaio perché doveva immediatamente risarcire il danno, altrimenti sarebbe stato arrestato. La donna, memore di quanto già subito in passato, aveva finto di credere a quanto le stava accadendo e nel contempo aveva chiamato la Polizia di Stato. In quel caso, il truffatore era stato arrestato e le indagini per risalire al gruppo criminale erano state avviate. Gli investigatori hanno accertato che il gruppo criminale operava in Italia ma aveva la sede logistica in Polonia e che, nel tempo, aveva ottenuto dalle truffe proventi per circa 400 mila euro. Grazie alla collaborazione con la polizia giudiziaria del Canton Ticino è stato possibile ricostruire episodi simili avvenuti all’estero. Per l’esecuzione delle misure cautelari, delle perquisizioni e dei sequestri sono stati impiegati oltre 60 agenti, con la partecipazione del personale delle Squadre mobili di Torino, Alessandria, Asti, Aosta, Biella, Verbania e Vercelli, nonché di equipaggi del Reparto prevenzione crimine di Torino. L’invito, che da tempo la Polizia di Stato rivolge alle vittime di truffe, è quello di denunciare l’accaduto e, a chi è loro vicino, di mettere in guardia gli anziani, condividendo con loro le nostre iniziative antitruffa e mettendoli nelle condizioni di potersi difendere.
Fonte: Sala Stampa Polizia di Stato

Redazione On Line