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Aveva messo il suo impero economico a disposizione della ‘Ndrangheta, diventando di fatto un finanziatore dell’organizzazione mafiosa, ma la sua attività è stata scoperta e il suo patrimonio sequestrato. Al termine di un’indagine, gli investigatori della questura e della Guardia di finanza di Parma, hanno eseguito un decreto di sequestro, emesso dal tribunale di Bologna, relativo a beni mobili, immobili e societari, nonché conti correnti, tutti riconducibili ad un imprenditore di 53 anni, originario della provincia di Crotone, ma da anni residente e operativo nel territorio di Parma. Sequestrati una ventina di immobili a Parma, alcuni a Riccione e all’Isola d’Elba, numerosi terreni e immobili a Crucoli (Crotone), società e quote di partecipazioni societarie, a Parma e in provincia di Crotone, conti correnti bancari, autovetture e motoveicoli, per un valore complessivo che supera i 13 milioni di euro. Il sequestro è stato realizzato con il supporto del Servizio centrale anticrimine della Polizia di Stato, che ha eseguito le operazioni di acquisizione e presa possesso dei beni, in collaborazione con la Divisione anticrimine della questura di Parma e il Nucleo di polizia economico finanziaria della Guardia di finanza. L’imprenditore, attivo in diversi settori della vita produttiva, ma con interessi prevalenti nell’impiantistica industriale, era titolare e socio di numerose imprese,molte delle quali stabilite in Emilia Romagna, aventi un rilevante volume d’affari.
Fonte: Sala Stampa Polizia di Stato

Redazione On Line