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MADDALONI- Sette milioni di euro più tre. I primi sono stati già versati (relativamente alla transazione extragiudiziale sull’Imu non versate dal 2007 al 2017) e altri tre dovranno essere transati relativamente al biennio 2018-2019. Il comune di Maddaloni e l’Interporto Sud Europa (Ise) si apprestano a bissare l’intesa extragiudiziale già sperimentata per le pendenze Imu (accumulate dal 2007 al 2017). Facciamo i conti: chiuse le rate con scadenza 2020 al netto di quelle differite dal decreto “Cura Italia”. Incassati sette milioni e 200 mila euro parte del maxicredito da 15 milioni complessivi che è stato spacchettato in 16 rate (900 mila euro cadauna comprensive di interessi). E adesso si replica.

Sindaco si riparte sempre da un accordo extragiudiziale?

Modello che funziona non si cambia. Siamo concreti: sono stati azzerati 20 anni di lite legale ed è stato garantito all’ente un gettito certo e importante pari a 3,5 milioni di euro all’anno.

E quelli del biennio 2018-2019?

Saranno spalmati (usufruendo dei benefici di legge) in altrettanti rate trimestrali.

Sindaco, l’ Unione Interporti Uniti (Uir) ha chiesto di rimodulare al ribasso le aliquote Imu in tutta Italia. Ci saranno sconti?

Non ci saranno sconti. Non vogliamo perché gli accordi transattivi riguardano annualità passate: le aliquote riscosse sono state fissate in sede di contenzioso tributario. Non possiamo perché l’Imu è una imposta che comprende una percentuale che compete anche alla fiscalità nazionale. Quindi nessuno sconto.

Redazione