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Dalla partecipazione alla prossima Champions League dipenderanno la scelta del prossimo allenatore e le strategie di mercato

Dal momento in cui ci sono 4 posti a disposizione per poter prendere parte alla competizione per club più importante in Europa, arrivare tra i primi 4 diventa un obiettivo. E dal momento in cui i primi 2 sembrano essere già assegnati, giunti nel momento decisivo della stagione il terzo e quarto diventano i principali traguardi da perseguire. Gli unici, considerando che gli altri si sono già dissolti. Si può discutere poi se arrivare terzi o quarti sia motivo di soddisfazione, consci che di più non si può ottenere. Per il Napoli, la qualificazione in Champions League, che arrivi giungendo terzo o quarto, dovrebbe essere l’obiettivo minimo, non il massimo. Arrivare quinti, sesti o addirittura settimi, significherebbe aver fallito. Giungere secondi, come lo è stato in passato con Sarri e Mazzarri, vorrebbe dire aver fatto un grande campionato, poiché per un momento – breve o lungo che sia – si sarebbe potuto accarezzare l’idea anche di poter competere per il primo.

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5 PARTITE PER IL FUTURO

Tutto in 20 giorni, a partire da domani. Le prossime 5 partite determineranno se il Napoli potrà ambire a giocare tra le grandi d’Europa. Prima il Sassuolo, poi il Bologna al “Maradona”: infine il trittico terribile di trasferte con Milan, Juventus (ancora da ufficializzare) e Roma. La partecipazione in Champions, definita un “obiettivo finanziario” più che sportivo, determinerà anche le strategie del club azzurro per quanto riguarda le scelte del prossimo allenatore e in chiave mercato. Non può essere altrimenti per una società che punta fortemente sui soldi europei per avere un bilancio sano e continuare a non essere indebitata.

ALLEGRI E SARRI – Il sogno per Aurelio De Laurentiis è Massimiliano Allegri. L’ex tecnico della Juventus – sul quale c’è anche la Roma – difficilmente accetterebbe una proposta azzurra di fronte ad un eventuale ridimensionamento tecnico dettato dal mancato approdo in Champions League. Non va esclusa la pista Sarri, ma anche qui potrebbe pesare il piazzamento finale in classifica. Il Comandante arrivò a Napoli dopo Benitez, senza Champions e con un ciclo tutto da costruire. Non è detto che la storia non possa ripetersi: molto dipenderà anche dalle ambizioni dell’ex juventino, oltre che di ADL.

DE ZERBI, JURIC E ITALIANO

Come già scritto nei giorni scorsi, Roberto De Zerbi è l’obiettivo principale per la prossima stagione nel caso in cui il Napoli non si qualificasse in Champions. La filosofia dell’attuale allenatore del Sassuolo è quella che più si avvicina al “sarrismo” e dunque di maggior gradimento a De Laurentiis. Quasi certo l’addio di De Zerbi ai neroverdi a fine stagione, con lui il Napoli avrebbe anche maggiori chance di arrivare ad alcuni obiettivi, su tutti Boga e Caputo. Un gradino sotto Juric: l’allenatore del Verona sarebbe potuto arrivare in azzurro già in estate, ma la vittoria della Coppa Italia spinse De Laurentiis a confermare Gattuso. Sul croato però è forte l’interesse dalla Fiorentina e non è detto che possa lasciare Verona per un progetto ridimensionato. Infine Italiano: il tecnico dello Spezia è apprezzato da Da Laurentiis, ma al momento nulla di più e di concreto.

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Luigi Ottobre