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Questa  mattina,   nell’ambito   di articolate   indagini  coordinate   dalia  Procura  delia  Repubblica   di Napoli               Nord,                         i  Carabinieri                          delia   Compagnia     di  Aversa         (Ce)   hanno   dato   esecuzione ad un’ordinanza     di  custodia   cautelare,   emessa   dal  GIP  presso  il Tribunale   di  Napoli  Nord,  nei confronti             di  2  persone   (di  cui  1  in  carcere   e  1  agli  arresti   domiciliari),                      residenti   in  Torre Annunziata   (Na), per rapina ed estorsione  aggravate,  sequestro  di persona.

Le attività  investigative  hanno  avuto  origine  in seguito  ad  un episodio  delittuoso   avvenuto   10 scorso  12 settembre   allorquando   una  coppia  di coniugi  denunciava   di essere  stata  vittima  di una  rapina  ad opera  di 4 persone  che,  alle prime  ore  del mattino,  presentatesi   presso  la loro abitazione come   appartenenti            alla   Guardia di  Finanza       indossando    anche   delle   pettorine d’ordinanza,   si introducevano   al suo interno.  Nello specifico  raccontavano   che, sotto  la minaccia di una  pistola,  veniva  immobilizzata   la moglie  e intimato  al coniuge  di aprire  la cassaforte   per trafugare   denaro  e preziosi.  Non  soddisfatti   della  somma  rinvenuta,   i malviventi   – dopo  avere immobilizzati   entrambi  i coniugi  con del nastro adesivo  – riferivano  lore di procurarsi  la somma  di €.  100.000,00  che sarebbero  ritornati  a ritirare  nei 2 giorni  successivi.   Riferivano  ancora  che in primo  momento  gli autori della  rapina  avevano  anche  manifestato   I’intenzione  di sequestrare   la donna  in cambio  della somma  richiesta  per poi desistere.

L’attività   info-investigativa,    supportata   dalle   attività   tecniche   di  intercettazione    e  servizi   di osservazione         e  pedinamento,   consentiva,       il  successive     14  settembre,               ai  carabinieri         della Sezione  Operativa  di fermare  3 persone  a bordo  di un’autovettura   – risultata  a noleggio  – che, insospettitesi,  tentavano  di dileguarsi,  venendo  poi prontamente  bloccati  dai militari.

Nel corso  della  perquisizione   del veicolo  veniva  rinvenuto  un telefono  cellulare  con all’interno  la

sim card utilizzata  per contattare  Ie vitti me e fornire  loro istruzioni  sulle modalità  di consegna  del denaro,  emergendo un  grave   quadro   indiziario   nei  confronti  dei  medesimi                                              che   venivano, pertanto,  tratti in arresto.

Le successive  indagini  – supportate  dalle intercettazioni   ambientali  e telefoniche,   dalle immagini

estrapolate   dai  sistemi  di  videosorveglianza   e  dalla  disamina   dei  tabulati   telefonici   –  han no consentito              di   raccogliere          elementi indiziari                    circa          il  coinvolgimento                  degli              odierni  indagati nell’episodio              delittuoso    del   12  settembre 2020,          in  quanto,    secondo           I’ipotesi         accusatoria avvalorata  dal Gip, so no risultati  presenti  sui luogo della rapina.

Redazione