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di Antonio Del Monaco

Quanto osservato stamattina nella casa circondariale di Carinola mi ha davvero lasciato perplesso: le condizioni in cui versano i detenuti, in alcune zone del carcere ancora vetuste, sono davvero poco dignitose per un essere umano. Celle minuscole con water a vista…e dunque zero privacy perfino per espletare i propri bisogni fisiologici.
Non è ammissibile tutto ciò.
Il direttore è stato cortese e disponibilissimo nel mostrarmi le varie zone dell’edificio, anche quelle rimodernate, senza dubbio dignitosissime per i detenuti.

Non è però l’unico problema.
La carenza di personale penitenziario mette a durissima prova la gestione quotidiana di una realtà tanto complessa come il carcere, soprattutto considerando che gran parte degli agenti è in età pensionabile e dunque non tarderà a lasciare il lavoro. Sono davvero in grosse difficoltà gestionali e la cosa sembra non destare alcuna preoccupazione nelle istituzioni.

Così come non fa notizia il fatto che si continua a morire anche in carcere per Covid. Il pericolo di contagio, senza il vaccino, cresce di giorno in giorno…e una realtà come il carcere non è tanto diversa dagli ospedali o dalle scuole: gli agenti penitenziari e tutto il personale preposto sono quotidianamente a stretto contatto con centinaia di detenuti; perché non rendere anche la loro condizione prioritaria per il vaccino?
Le precauzioni non mancano: proprio stamane alcuni operatori sanitari stavano facendo tamponi ai detenuti e al personale…ma non basta.

Sarà mia premura, pertanto, scrivere al Governatore De Luca per avere delucidazioni sul ritardo alla richiesta dei vaccini per il personale penitenziario, mentre in altre regioni di Italia si è già provveduto.
Non solo. Indirizzerò la stessa anche al Prap per il vergognoso stato in cui versano alcune celle.
Una seconda lettera, poi, sarà per il Dap, perché non è ammissibile che per un numero sempre più elevato di detenuti ci sia un personale penitenziario invece sempre più ridotto e in difficoltà.

Redazione