00 4 min 3 anni

Burocratichese spinto. La provincia si nasconde dietro il codice Ateco. Insomma, il Dpcm del Governo è inemendabile ed è come la Bibbia. Pertanto, tutti gli altri hanno torto sempre e comunque. L’ ente, la cui funzione e utilità è stata messa in discussione dalla riforma pasticciata del piddino Delrio non ha una chiara missione o una fisionomia istituzionale compiuta. E’ lontanissima dai cittadini nonchè partorita da una elezione di secondo livello tra consiglieri comunali. E quindi non fa ma insegna e sale in cattedra. Bene ha fatto il comune di Maddaloni a sollevare la questione presso l’Anci e l’Upi. Vivere le istituzioni significa viverne anche la legittimità degli atti prodotti e interrogarsi su di essi . E sollevare dubbi non è lesa maestà ma democrazia. Una cosa scomodissima che prevede professione di pensiero e partecipazione.

Riceviamo e pubblichiamo:

«In queste ore si è fatto un gran parlare della verifica delle caldaie e dei controlli degli addetti della società della Provincia Terra di Lavoro. Con la pandemia e con l’introduzione della zona rossa che partirà da domani è fisiologico che da parte dei cittadini ci sia diffidenza nel fare entrare estranei nelle proprie case. Non voglio, però, alimentare il clima di terrorismo che è stato instaurato in questo ore e, quindi, preferisco fare chiarezza su quanto potrà accadere nelle prossime ore. Sono due gli aspetti che vanno esaminati, quello normativo e quello pratico legato al controllo. Sul piano normativo, quella del controllo delle caldaie non è una procedura esclusiva della Provincia di Caserta, bensì di tutte le province d’Italia nessuna delle quali ha proceduto a sospendere l’attività di controllo degli impianti che è stata commissionata all’ente dal governo centrale. Il codice Ateco della Terra di Lavoro è, infatti, legato al controllo della sicurezza e, quindi, come tale l’attività della società è consentita dal dpcm del governo Draghi. Sul piano pratico, i verificatori non andranno a controllare le caldaie in tutte le case, ma si recheranno solo in quelle di coloro che non hanno proceduto ad effettuare l’autodenuncia. Chi ha proceduto per tempo a far controllare l’impianto e a segnalarlo, così come prevede la legge, alla Terra di Lavoro, non riceverà alcuna visita e nessun controllo. Sono partito dalle regole, perché nel clima di grande incertezza che stiamo vivendo, le regole sono l’unico riferimento al quale possiamo appellarci e al quale dobbiamo fare riferimento. Mi piacerebbe che si utilizzasse la stessa verbale e si instillasse la stessa paura che si è avuta per le caldaie anche sull’uso delle mascherine. Questa mattina, ho fatto un giro per Maddaloni e ho notato decine e decine di ragazzi senza mascherina o con la mascherina indossata in maniera scorretta. Sono queste le cose che devono farci paura. Tutti dovrebbero battersi affinché si faccia un uso corretto della mascherina e affinché si rispetti il distanziamento. Rispettando le regole, rispettiamo noi stessi e tuteliamo gli altri». Lo dichiara il consigliere provinciale di Italia Viva Angelo Campolattano.

Redazione