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Il testo duro che l’on. Antonio Del Monaco (M5S) ha inviato al presidente De Luca dopo la decisione di chiedere la zona rossa. Gli interrogativi su cosa sia stato fatto per potenziare i servizi e la vigilanza.

Oggetto: riflessioni sul danno della zona rossa della Campania
Egregio Signor Governatore, credo sia arrivato il momento di scoprire le carte, di essere sinceri verso coloro che ormai da mesi pagano lo scotto
dei suoi errori. La pandemia esiste, non è certo questo il dato da mettere in discussione, bensì la valanga di bugie e comportamenti che Lei, Signor Governatore, ha accumulato in questi lunghi e difficili mesi di emergenza sanitaria. Da principio, quando il virus da noi era un problema relativo di poco conto, perché non ancora degenerato come al nord, Lei ha cavalcato l’onda fortunata, facendo il saccente. In quei mesi, da denigrare era il Governo Conte, non solo Fontana; i ministri, i sindaci, tutti…tranne lei. Lei esente da errori. Sempre. Ma poi il Covid ha allungato i suoi tentacoli e in modo minaccioso è arrivato al Sud e in Campania. Finito il teatrino,
la cosa si fa seria. Sono arrivati i soldi dal Governo per emergenza Covid-19, per migliorare l’edilizia scolastica, i trasporti, la sanità. E il Sud ha ottenuto una bella fetta di soldini rispetto alle altre Regioni: come sono stati spesi?
Lei non ha fatto che condannare gli altri, criticare l’operato del Governo, i banchi, le sedie con le rotelle dell’Azzolina …qualunque cosa!
E intanto le terapie intensive erano al collasso. Tuttavia improvvisamente, a ridosso delle elezioni regionali, gli ospedali campani tornano a navigare in acque tranquille. Bugie, tutte bugie! Finita la propaganda elettorale, sono ritornati i guai, salgono i contagi e crescono i morti: pare ci siano interi reparti negli ospedali con posti letto inutilizzati, nuovi…e gli infermieri? Gli OSA, gli OSS? A fasi alterne i numeri delle terapie intensive crescevano, diminuivano, tutto era sotto controllo. Ma i numeri erano falsi, tutte le volte, se dagli ospedali primari, medici e infermieri gridavano altro.
E le scuole? Un siparietto senza senso: aperte, chiuse, aperte, chiuse. Perché non ha investito i soldi arrivati nei trasporti? Perché non ha migliorato la struttura delle scuole? Movida a intermittenza, salgono i contagi, e di chi sono i controlli? Non è possibile delegare tutto a sindaci, agenti di polizia, carabinieri: Lei ha un contatto diretto con gli organi preposti al controllo, come ad esempio la prefettura. Lei ha il dovere di vigilare su chi controlla, fa parte del Suo ruolo istituzionale. Richiedere adesso la zona rossa per l’intera Campania, senza esclusione di province o comuni non a rischio, è un passo falso: a rimetterci saranno le piccole e medie imprese, i negozianti, i commercianti, e tutte le piccole realtà che con fatica e sacrificio hanno cercato di non affondare. Per non parlare del forte stress psicologico che i cittadini dovranno nuovamente affrontare costretti a restare chiusi in casa.
La Campania, molto probabilmente, aveva i numeri giusti per rimanere a galla ed evitare questa ennesima batosta. Si faccia un bell’esame di coscienza, signor Governatore, provi a fare un bel passo indietro: dimettersi è l’unica cosa saggia che le resta… ma, come ha più volte dimostrato purtroppo, non è dotato di sufficiente altruismo per farlo. Avevamo dalla nostra parte un fortunato alleato, il tempo: un tempo che lei ha sprecato per mantenere viva una commedia che, alla fine, metterà l’intera Regione in ginocchio.
Roma, 7 Marzo 2021

Redazione