00 3 min 3 anni

Non è ancora un grido d’allarme ma desta sicuramente grande preoccupazione la triste situazione che centinaia di persone anziane stanno vivendo in materia di vaccinazione. L’apprensione che sta prendendo il sopravvento in queste ore, riguarda in particolare gli ultraottantenni che vivono in condizioni di non deambulazione e che per tale ragione non possono recarsi nei pronto soccorso a completare l’iter della vaccinazione dopo la chiamata dell’ASL di Caserta. Un diritto sacrosanto e soprattutto fondamentale per permettere ai pazienti con gravi patologie di poter avere la giusta armatura contro i subdoli attacchi del COVID. Ci sono le convocazioni, soprattutto c’è la disponibilità delle dosi ma manca l’elemento principale, ovvero il paziente impossibilitato a raggiungere autonomamente il centro vaccinale. Le segnalazioni che arrivano ai medici di base stanno aumentando con il trascorrere dei giorni ma la macchina organizzativa per gli anziani allettati stenta a partire. Un vero peccato se si pensa che la Regione Campania e la Provincia di Caserta primeggiano nelle percentuali di vaccini somministrati da quando è iniziata la campagna.

Healthcare cure concept with a hand in blue medical gloves holding Coronavirus, Covid 19 virus, vaccine vial

Una situazione di grande pericolo che rischia di esplodere da un momento all’altro. La macchina organizzativa della “vaccinazione a domicilio” stenta a decollare. Ricordiamo che le unità che dovrebbero recarsi in casa degli ultraottantenni non autonomi, devono essere composte da un medico riconosciuto dal centro vaccinale, da un infermiere e da un rianimatore pronto ad intervenire in caso di problemi post somministrazione. Sembra che all’orizzonte non ci siano notizie incoraggianti per l’immediato futuro e sono tanti i figli in preoccupazione per la fragilità dei propri genitori. Occorrono soluzioni immediate e soprattutto occorre compiere questo nuovo e fondamentale sforzo organizzativo per permettere alle fasce più deboli di ricevere quella dose di vaccino, a loro già assegnata, ma non ancora somministrata a causa di lungaggini burocratiche che potrebbero risultare fatali.

Vincenzo Lombardi