00 3 min 3 anni

L’Associazione Italiana Familiari e Vittime della Strada
figurerà come parte civile nella nuova udienza del processo per la morte
di Diallo Mamadou Thiana, fissata all’11 ottobre 2021, ore 9:00.
L’assise pubblica avrà luogo presso il Tribunale di Pescara in
composizione monocratica, al cospetto del giudice Virginia Maria Libera
Scalera.

Il rinvio a giudizio di Jonathan Di Domizio scaturisce dal confronto con
gli atti di polizia giudiziaria analizzati dal giudice dell’udienza
preliminare, Giovanni De Rensis. L’imputato, alla guida di un autocarro
Fiat Ducato, stava viaggiando ad una velocità compresa tra i 60 e gli 80
km/h sulla Catignano-Civitacquana, nella notte tra il 9 ed il 10 luglio
del 2019. Erano le 23:40 quando Diallo Mamadou Thiana stava transitando
sul margine destro della strada e fu investito, finendo tra i rami dove,
a causa delle numerose e gravi lesioni riportate, esalò l’ultimo
respiro. Il corpo della vittima venne ritrovato esanime alle ore 15:30
del luglio. A carico di Di Domizio, l’accusa di violazione delle regole
imposte dal codice stradale, poiché risultava al cellulare nell’ora in
cui si venne a verificare all’accaduto, oltre all’omissione di soccorso
(secondo le indagini condotte dai carabinieri, l’uomo, dopo l’accaduto,
si recò sul posto due volte, per poi darsi alla fuga). Riversati sul
manto stradale, poco dopo l’impatto, voi erano lo specchietto
retrovisore dell’autocarro, il borsello di Diallo e diversi frantumi.

“La nostra vicinanza alle vittime della Strada è una realtà che ha
seguito anche nelle sedi giuridiche – afferma l’avvocato Walter
Rapattoni, legale rappresentante nel processo dell’A.I.F.V.S. -. Il
nostro operato è volto a garantire la giustizia ed a porre l’accento su
tutti gli aspetti istruttori e processuali. E’ necessario applicare le
pene severe previste dalla legge sull’omicidio stradale per chi viola il
CDS. Nel caso specifico, la pena che rischia l’imputato potrebbe essere
molto severa, poiché non sono stati scelti riti alternativi”.

Il presidente dell’Associazione Italiana Familiari e Vittime della
Strada, Alberto Pallotti, si focalizza su quanto svolga un ruolo di
fondamentale importanza la legge sull’omicidio stradale: “Quanto sta
avvenendo a Pescara, dimostra che esiste una tutela per le vittime della
Strada. La stessa tutela per la quale ci siamo battuti per anni e che
portato alla creazione di legge vera e propria. Saremo presenti in aula
alla prossima udienza in difesa della vittima, Diallo, e lotteremo per
far sì che venga a lui resa giustizia”.

Redazione