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Decisione presa dalla cabina di regia presieduta da Draghi: riaprono gli asili nido, le elementari e le prime medie anche in zona rossa. Continua la linea dura: restano chiusi bar, ristoranti, teatri, cinema e palestre. Niente spostamento tra Regioni, mentre migliorano i dati in Campania

Dopo Pasqua si ritorna a scuola: a deciderlo è stata la cabina di regia presieduta dal primo ministro Mario Draghi. Una scelta che riguarda gli asili nido, le elementari e le prime medie, anche se ci si dovesse trovare ancora in territori in zona rossa. Non è l’unica decisione in vista del nuovo decreto che conterrà la misure necessarie a contrastare la pandemia. Fino a file aprile infatti si procederà con la linea dura, anche perché il Comitato Tecnico Scientifico ha ribadito la gravità dei dati. Niente zone gialle dunque fino al 30 aprile, confermato il divieto di spostamento tra Regioni e la chiusura di bar e ristoranti. Non riapriranno neanche teatri, cinema e palestre.

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STATO DI EMERGENZA Il nuovo decreto durerà fino al 30 aprile, giorno in cui scadrà anche lo stato di emergenza. Al momento non è chiaro se verrà promulgato: l’idea è quella di osservare l’andamento della pandemia nelle prossime 3 settimane con l’obiettivo di una graduale riapertura da maggio. Per ora quel che è certo è che otto Regioni e una Provincia saranno in rosso anche dopo Pasqua, almeno fino al 13 di aprile. Si tratta di Friuli, Piemonte, Emilia-Romagna, Lombardia, Puglia, Marche, Valle d’Aosta, Veneto e Provincia autonoma di Trento. Chi migliora invece è la Campania: in questa settimana infatti l’incidenza del Covid-19 non ha superato la soglia dei 250 per 100 mila abitanti. Se i numeri dovessero essere confermati, al prossimo monitoraggio la Campania passerebbe in zona arancione, ovvero dal 7 aprile.

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Luigi Ottobre