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Restano inascoltati dal Governo della Regione Campania gli accorati appelli da parte del Generale Giuseppe Alineri, Commissario Straordinario della Fondazione Villaggio dei Ragazzi, tesi a scongiurare la chiusura dell’Opera fondata da Don Salvatore d’Angelo 70 anni or sono.
Nelle numerosissime e ripetute relazioni indirizzate al Presidente della Giunta della Regione Campania, on. Vincenzo De Luca, alla dott.ssa Lucia Fortini, Assessore all’Istruzione ed alle politiche Sociali, nonché alle competenti Direzioni Generali dello stesso Ente, il Generale Alineri, nel sottolineare la gravissima – e ben nota da moltissimi anni – situazione in cui versa l’Ente a controllo regionale, ha chiesto l’adozione di una serie di provvedimenti utili e tempestivi o quanto meno un fattivo interessamento per continuare a far vivere la Fondazione e per la programmazione di un definitivo rilancio. In particolare, il Commissario Straordinario, dopo aver depositato il 3 agosto scorso, presso la sezione fallimentare del Tribunale di Santa Maria Capua Vetere, la istanza di ammissione della Fondazione alla procedura di concordato preventivo con continuità aziendale “con riserva”, prevista dall’art. 161 c.6 e ss. I.fall, ha chiesto ai suoi diretti interlocutori, onde scongiurare il fallimento della Istituzione, di assumere formalmente un impegno chiaro. In assenza di ciò si renderà impossibile la presentazione di un sostenibile e credibile piano concordatario di rientro dallo spaventoso debito, piano da inviare all’Autorità Giudiziaria nei termini che la stessa indicherà. A tal punto,colui che verrà chiamato a gestire la Fondazione sarà di fatto costretto, trascorso inutilmente il termine che verrà assegnato dall’Autorità Giudiziaria, a depositare una dichiarazione di rinunzia all’istanza di concordato. Di conseguenza, si rivitalizzerà la procedura di fallimento. Al momento, purtroppo, nonostante anche un appello accorato di tutti i lavoratori della struttura in tal senso, l’unica risposta fornita dalla Regione Campania e dalla politica è stata un “assordante silenzio”. “Prendo atto con estremo rammarico – ha affermato il Generale Alineri – che il governo regionale sia rimasto, almeno fino ad ora, del tutto sordo ai miei appelli e alle sollecitazioni dei tantissimi lavoratori che svolgono con coscienza il proprio lavoro presso il Villaggio. Insieme chiedevamo e continuiamo a chiedere l’adozione delle iniziative e dei provvedimenti necessari a rendere possibile la presentazione della domanda definitiva di concordato e scongiurare definitivamente il fallimento di questa gloriosa Opera, che tanto bene ha fatto alla gente. Ho la sensazione – e spero di sbagliare – che il governo regionale abbia dimenticato la Fondazione e tutto ciò che rappresenta. Se dovesse essere così, allora lo scenario che si prospetterebbe per la sua stessa esistenza sarebbe molto ma molto preoccupante. A fronte di tutto questo, continuerò ad essere una “spina nel fianco”della Regione affinché affronti definitivamente il problema della “sparizione” del Villaggio dei Ragazzi. I circa 170 lavoratori della Fondazione -che dopo i tantissimi sacrifici sopportati continuano imperterriti a lavorare per garantire, agli studenti ed ai ragazzi che fruiscono del convitto gratuito, lo svolgimento ottimale del proprio percorso scolastico – con tutta onestà non meritano affatto di vivere in questo stato di incertezza, che potrebbe rappresentare l’anticamera di un drammatico epilogo. Da oltre due mesi mi sono dimesso proprio per la mancanza di garanzie ma anche a tal proposito nessun segnale è pervenuto. L’unica reazione è stata una riunione all’Assessorato all’Istruzione, tenutasi il 12 luglio, nel corso della quale ho ribadito la necessità di disporre di garanzie per continuare ad andare avanti. A seguito di tale riunione è stata partorita una delibera che accoglie una mia richiesta di carattere meramente formale, ossia l’ampliamento del mandato ad operare nell’ambito di una eventuale procedura concordataria,e che non fa alcun accenno alle “garanzie” da me richieste. Spero che al posto mio venga nominato un idoneo personaggio –magari appartenente alla politica- che alle mie stesse condizioni porti avanti il progetto avviato o eventualmente un altro progetto ritenuto migliore, senza creare problemi alla Regione, come finora ho fatto io.
Io sono un Commissario Straordinario scomodo e non manipolabile: se qualcuno non lo avesse ancora capito è bene che se ne renda conto ora. Nonostante non sia pervenuto alcun segnale circa le mie dimissioni continuo, tuttavia, perché così prevede la legge e soprattutto la legge morale, a gestire la complessa situazione del Villaggio dei Ragazzi e della sua gente.
Ma non si tiri troppo la corda.
 

bocchetti