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«E dopo cinque anni il sindaco Marino e i suoi consiglieri ‘scoprono’ i Salesiani, un pezzo di storia della città abbandonata a se stessa, fagocitata come tutto il resto dall’ignavia amministrativa che ha contraddistinto questo mandato… E’ oltremodo offensivo per l’intelligenza dei casertani pensare che in poche settimane, alla vigilia del voto, si possa recuperare tutto quello che non si è fatto sino ad oggi. L’avvicinarsi delle scadenze elettorali ha “risvegliato le coscienze” di quegli stessi amministratori che non hanno battuto ciglio quando i Salesiani sono stati costretti ad organizzare altrove un appuntamento storico come l’estate ragazzi. Non possono qualche letterina di maniera, o un ordine del giorno di un consiglio che, se non ci fosse stata la pandemia non sarebbe nemmeno stato organizzato, surrogare all’assenza di visione dell’amministrazione sulla funzione che i Salesiani devono avere all’interno della città. Il mio interesse per la struttura non nasce nelle ultime ore, in maniera speculativa, ma ha radici lontane. Ho parlato più volte lontano dalle luci della ribalta con il responsabile del comitato spontaneo di cittadini, ho incontrato il direttore dell’istituto per esprimere la mia vicinanza e per dare il mio contributo alla causa. Da sindaco ho sposato il progetto dei Salesiani e sono stato denunciato per il pallone e per il palazzetto. Senza entrare nel merito della vicenda giudiziaria, rivendico con forza la mia scelta perché era tesa a tutelare un simbolo della città, quella città che, evidentemente, non conoscono o forse hanno dimenticato gli attuali amministratori. Rivendico con forza la mia battaglia, da casertano, da figlio di un educatore dei Salesiani, da padre che ha visto i propri figli crescere e formarsi in quella struttura». Lo dichiara il candidato sindaco di Caserta Pio Del Gaudio.

Redazione