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La nota dell’on. Antonio Del Monaco: “In memoria di Aldo Moro, Carlo Alberto Dalla Chiesa e di tutti i testimoni di verità. Morti perché sapevano troppo. Morti perché scomodi. Non ci sto: non voglio e non posso tacere

Voglio essere scomodo, come coloro che hanno perso la vita per mano del terrorismo…dicono.
Voglio essere scomodo, come coloro che avevano intuito la verità, che avevano trovato la strada giusta.
Voglio essere scomodo, come coloro che lo Stato ha cercato di salvare…dicono.

Io dico no, invece.
Dico no alla menzogna che ha lasciato morire 42 anni fa Aldo Moro, vittima delle Brigate Rosse. Forse.
Voglio dire no ad alta voce, ribadire un concetto semplice e lineare, poche parole: onestà e giustizia, verità e onore.

Chi ormai crede che le stragi siano tutta opera del terrorismo o della criminalità organizzata? Chi ci crede? Quanto potere diamo a costoro? Forse troppo.
Non sono stati soli, non sono soli. Ancora oggi.

Lo statista Aldo Moro è morto per volontà di un potere più grande, è bene ribadirlo. Aldo Moro sapeva “cose” scomode…e andava schiacciato come una zanzara fastidiosa, nelle notti afose d’estate.
Carlo Alberto Dalla Chiesa? Idem. Altra spina nel fianco per chi voleva nuotare sul fondo, nella melma…in combutta con la feccia.
Cosa è stato fatto per loro? Nulla. Cosa si sta facendo per loro oggi? Nulla.
Perché l’unica cosa giusta da fare sarebbe dire la verità, portarla finalmente a galla, smascherare i vili, i bugiardi, i codardi. Coloro che sapevano, sanno e continuano a tacere.
Parliamo (parlano) di memoria, di onorare le vittime delle stragi. Parlano, parlano…

Un pentito mi disse, durante una serie di incontri/racconti, che era impossibile, assurdo, credere che la sola criminalità potesse organizzare “cose” del genere, tanto grandi, tanto importanti: i morti sono morti per volere di altri…gli esecutori non sono quasi mai i mandanti.

Che fine hanno fatto le carte, i documenti, gli archivi, le registrazioni? Che fine hanno fatto i lavori, le indagini, le informazioni raccolte da Falcone, Borsellino? Le famose agende.
Sono morti per questo. E questo non c’è più…scomparso di punto in bianco.
Tutti loro, tutti, sono stati messi a tacere, per sempre.

Ed io non ci sto! Non voglio tacere, non voglio fare finta di nulla, aspettando che qualcun altro venga ucciso, magari in fortuiti incidenti stradali.
Non voglio nascondere i dubbi, evitare di fare nomi, smascherare chi per anni e da anni lavora sporco a danno degli onesti.

Non parlo da grillino, non solo almeno. Parlo da uomo libero, da italiano che, nonostante i limiti e le contraddizioni del suo amato bel Paese, non vuole “ricordare” gli innocenti solo a chiacchiere!
Più che da grillino, mi comporterò, come ho sempre fatto, ora più che mai, da “grillo parlante”, per quella coscienza che mi porta a fare, non solo a dire.

La verità è sempre scomoda quando c’è qualcosa da nascondere.
Io sarò scomodo, correndo forse dei rischi. Ma sarò scomodo: è il mio modo di onorare, finché avrò vita, chi la vita l’ha persa per un altissimo senso di dovere, coscienza e dignità.
Onore a voi, oggi è sempre.

Redazione