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SAN FELICE A CANCELLO – Partita la campagna adesioni 2021, la Protezione Civile comunale rimescola le carte e azzera le mansioni.

Decisa, quindi, la riorganizzazione delle mansioni dei volontari, partendo dall’azzeramento di tutti i volontari che non partecipano alle attività, come da regolamento, da oltre tre mesi senza comprovanti motivazioni. Quasi tutti costoro, tra l’altro, rientrano in un elenco dal quale si evince che proprio alcuni di essi avevano avuto, in passato, provvedimenti disciplinari o allontanamenti dalla protezione civile, contestati dall’ex comandante della polizia municipale ed allora coordinati da Fabio Gagliardi.

La riorganizzazione, quindi, va nella direzione di rafforzare il rapporto tra il coordinamento e l’assessorato
con efficienza e imparzialità, con un rapporto di leale collaborazione reciproca e nei confronti del servizio al quale sono chiamati i volontari. Ecco il senso della nota congiunta, riportata interamente in calce.

La rifondazione del nucleo di volontari, però, non risolve i problemi amministrativi-burocratici legati non in ultimo dal problema assicurazione, di cui sono ancora privi gli stessi volontari. Il bilancio di previsione, non ancora approvato, rende difatti inaccessibile il fondo di soli 1.000 euro destinati alla protezione civile, da cui non solo pagare l’assicurazione, ma attingere per approvvigionarsi di divise, ad oggi inesistenti; quelle in possesso di pochi volontari sono stati acquistate in proprio. Come in proprio ci si deve dotare dei dispositivi di protezione anticovid.

A ciò si aggiunga l’inesistenza di una sede degna con bagni almeno funzionanti, se proprio non debbano essere idonei.

Malgrado tutto ciò, però, i volontari non hanno mai fatto mancare il loro apporto quando richiesto.

Redazione On Line