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È una lunga scia di ricordi, affettuosi saluti e soprattutto dolore per la scomparsa di un genio che ha inevitabilmente influenzato e intrecciato la sua carriera con quelle di amici e colleghi. Tante stelle della musica italiana stanno rivolgendo in queste ore un pensiero a Franco Battiato, il grande maestro siciliano scomparso in questo 18 maggio a 76 anni dopo una lunga malattia e un periodo di assenza dalle scene. Nell’anno che celebra il quarantennale dall’uscita de “La Voce del Padrone”, album simbolo della storia discografica italiana, la morte del celebre cantautore ha colpito addetti ai lavori ma soprattutto lo sterminato seguito di fans (CLICCA QUI PER LEGGERE IL NOSTRO SERVIZIO). I funerali si terranno domani in tarda mattinata nella chiesetta all’interno della villa del maestro, Villa Grazia, la casa di Milo che il cantautore catanese aveva dedicato alla madre. Ad officiare il rito funebre saranno padre Orazio Barbarino, parroco di una chiesa di Linguaglossa e un sacerdote di Milano, amico del fratello di Battiato. Il corpo del cantautore, per un suo preciso volere, sarà cremato e le spoglie ritorneranno a villa Grazia.

Tra i primi messaggi social si nota quello dei Maneskin, la band impegnata proprio in questa settimana nella finalissima dell’EuroVision Song Contest di Rotterdam: “Oggi la musica italiana perde una sua colonna portante, un’artista con cui siamo cresciuti e che ha regalato la sua arte a tutti noi. Ciao Maestro, ci mancherai”. La Rappresentante di Lista, invece, tira fuori un ricordo che rimanda agli straordinari concerti di Franco Battiato: “Era l’estate di qualche anno fa. Battiato a Bologna inizia in cantare e un temporale si abbatte sul palco e sul pubblico. Battiato immobile sulla sua sedia con le cuffione: “Un po’ d’acqua che fa? continuiamo a cantare!”. Grazie per tutto quello che ci hai lasciato. RIP”. È affidato ad Instagram il ricordo degli Stadio con Gaetano Curreri e compagni che salutano Battiato “giocando” con i versi di quelle canzoni diventate degli autentici inni generazionali: “Se ne va uno dei più grandi cantautori della musica italiana che ha regalato capolavori senza tempo, un patrimonio musicale che supererà le correnti gravitazionali”. Su Facebook, invece, il pensiero semplice e pregno di emozione di Claudio Baglioni che scrive: “Il suo gioco fu un’altalena tra miscredenza e misticismo. Un mistero di bellezza e poesia. Fai buon viaggio Franco”.

Gli fa eco Luciano Ligabue che, come tanti altri, sottolinea come la musica di Franco Battiato abbia rappresentato un punto fermo di altri BIG della musica italiana: “Ciao Franco. Con “Patriots” mi hai salvato dalla depressione durante l’anno in Artiglieria. Con “La voce del padrone” hai cambiato il mainstream in Italia. Con tutto il resto ti sei dimostrato troppo grande e unico per essere accostato a qualcuno. Ti dobbiamo tutti qualcosa. Ti dobbiamo tutti tanto”. Si continua conEros Ramazzotti che posta un video mentre Battiato scherza con il cantautore romano e un ricordo legato allo spessore culturale dell’autore di tanti grandi successi: “Ironia, saggezza, intelligenza infinita, genialità. Ci mancherai tanto maestro ma la tua arte rimarrà per sempre”. Nel suo Twitter, Piero Pelù parla di “Un artista unico e irripetibile nel panorama mondiale, ha lasciato il suo corpo su questa terra ed è partito per un lungo viaggio verso mondi lontanissimi e trovare il suo centro di gravità permanente. Lacio drom Maestro!”. Molto sentito e sincero anche il saluto di Morgan che scrive: “Battiato era uno degli ultimi veri uomini di cultura, in questa Italia mediocre e spenta. Finché è stato al mondo potevo dire che c’era qualcuno che mi capiva. Adesso sia io sia la maggior parte del mondo che mi circonda siamo alla deriva, abbiamo quasi esclusivamente cattivi esempi: egoismo, utilitarismo e ignoranza. Ecco, Battiato era il contrario esatto: un leader umile, generoso e colto. Mi ha sempre chiamato Morganetto. Pace alla sua anima”. Non poteva mancare Gianni Morandi che nel 2011 riuscì a strappare una sua piccola partecipazione in gara al Festival di Sanremo da lui condotto, proprio in nome di una radicata amicizia: “Lui non apparteneva alla nostra categoria, cantanti, cantautori, musicisti. Lui era un extra, fuori dal coro, straordinario, un genio assoluto, indefinibile… “Che cosa resterà di noi, del transito terrestre…” Resterai per sempre con noi. Ciao Franco!“.

Vincenzo Lombardi