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SERVIZIO A CURA DI ALFREDO FERRARA

Stasera la finale dell’Eurovision Song Contest 2021! Dalle 20.40 in diretta su RaiUno con il commento dell’inedita coppia formata da Gabriele Corsi e Cristiano Malgioglio. Finalmente ci siamo e soprattutto finalmente un evento live con il ritorno del pubblico (3500 persone presenti all’Arena con doppio verifica di tampone COVID). La finale vedrà esibirsi 26 artisti sui 39 ammessi a partecipare a questo straordinario evento apprezzato in tutto il mondo. Per quello che abbiamo visto in queste settimane, ed in particolar modo dalle prove generali e dalle esibizioni delle due semifinali, possiamo dire che l’EuroVision dovrebbe essere un discorso a cinque. Una novità che denota il livello alto di questa edizione, rispetto al recente passato quando c’erano al massimo due canzoni che si ergevano una spanna sopra le altre. A Rotterdam2021, invece, è veramente durissima. Partiamo da chi ha meno chance fino a salire a chi ha più possibilità e quindi cominciamo dai Go_A con “Shum” per l’Ucraina. Questo gruppo con la loro musica folk-dance ha stupito dalla prima prova generale, sottovalutati all’inizio, si sono poi fatti apprezzare diventando dei seri candidati per la vittoria finale.

I commentatori per l’Italia: Gabriele Corsi e Cristiano Malgioglio

Attenzione alla Svizzera con “Tout L’Univers” di Gijon’s Tears strafavorito alla vigilia, poi sparito completamente dai radar per la vittoria e riapparso tra i papabili vincitori dopo la bella esibizione della seconda semifinale. Discorso diverso per Malta con “Je Me Casse” di Destiny, la diciottenne maltese già vincitrice dell’Eurovision Giovani, non ha mai perso i favori dei fans e dei bookmakers e nella prima semifinale ha davvero fatto benissimo. Una seria candidata per la vittoria, anche se il problema per Malta è rappresentato dalla scaletta che la piazza tra le prime ad esibirsi, fattore che potrebbe rappresentare un handicap. Forse il vero ostacolo per l’Italia viene dalla Francia con “Voilà” di Barbara Pravi, la francese presenta un brano con una coreografia essenziale ma efficace, la Pravi inoltre, ha una voce suadente e una capacità interpretativa enorme, l’unico neo, per noi almeno, è che “Voilà” è una canzone dal ritornello ruffiano che ricorda in maniera incredibile “Padam Padam “di Edith Piaf, ma anche lo stile di canto di Barbara Pravi ricorda troppo quello della Piaf e non sono mancate critiche in tal senso. Per finire, lo avevamo accennato, l’Italia con “Zitti e Buoni” dei Maneskin. Il gruppo rock romano ha avuto lo stesso andamento dell’Ucraina riguardo la percezione della loro musica per i fan dell’Eurovision. Prima delle prove erano molto lontani da essere considerati vincenti, i bookmakers davano loro un 7% di possibilità, ma dopo le prove e le interviste sono balzati al 26%! Quello che ha colpito di Damiano e compagni è stato proprio il fatto di avere qualcosa da dire, di dirlo in modo efficace attraverso la musica rock, ma allo stesso tempo rifuggire gli stereotipi eccessivi, per non dire folkloristici, di una band rock. Sono, per intenderci, l’altra faccia della medaglia dei Blind Channel della Finlandia. Inoltre, altra differenza tra i due gruppi è il fatto che la canzone rock finlandese, “Dark Side”, ricorda molto da vicino le sonorità dei Linking Park e degli Evanescence, mentre i Maneskin possono contare su uno stile unico difficilmente rapportabile a qualcosa di già sentito o percepito. Motivo per cui e non a caso “Zitti e Buoni” è la canzone dell’Eurovision più ascoltata al mondo su Spotify, l’album “Teatro D’Ira” sta andando benissimo, già disco d’oro.

La francese Barbrara Pravi, tra le favorite dell’EuroVision 2021

I Maneskin si esibiranno in una ottima posizione e tra i papabili vincitori saranno gli ultimi ad esibirsi. Aspettiamoci una grande esibizione, una travolgente energia e tanti ma proprio tanti fuochi pirotecnici. La direzione creativa dello staging dei Måneskin è dello studio milanese Giò Forma di Claudio Santucci, Cristiana Picco e Florian Boje, tra i più importanti esponenti del design di set e produzioni concertistiche e di eventi a livello internazionale. Insieme ai Måneskin, hanno immaginato una messa in scena in cui l’energia della band fosse al centro di tutto, con un gioco di luci, video e movimenti ad esaltare le peculiarità dei quattro componenti per esplodere poi sul finale con giochi pirotecnici ad amplificare la carica rock della performance. Il look dei Måneskin sarà ancora una volta firmato Etro con outfit custom made studiati ad hoc per l’esibizione ad Eurovision, nati da un ormai consolidato dialogo e confronto tra la band con Veronica e Kean Etro. Scritto e composto interamente dalla band, “Zitti e Buoni” (doppio disco di platino e oltre 45 milioni di streaming), con sonorità crude e distorte, porta all’Eurovision il graffio rock che caratterizza l’attitudine dei Måneskin. Un brano carico che ha la dimensione live nel suo DNA, quella di cui gli artisti si sono nutriti attraversando l’Italia e l’Europa nel primo lungo tour di oltre 70 date sold out. I Maneskin, forse, hanno già vinto, hanno dimostrato di essere un gruppo maturo con una propria definita identità che sa quello che vuole e a quanto pare il mondo intero si è accorto di loro. Ovviamente Viva l’Italia e forza Maneskin!

Vincenzo Lombardi