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Da Zagabria a Rotterdam: un viaggio lungo 31 anni che si è concluso nella maniera più trionfale possibile. I Maneskin sono Campioni d’Europa della musica. I Maneskin hanno vinto l’EuroVision Song Contest, la Champions League della canzone torna in Italia. Non accadeva dal 1990 quando Toto Cutugno riuscì nell’impresa di aggiudicarsi il prestigioso riconoscimento. Da “Insieme 1992”, brano che celebrava i nuovi scenari dell’Europa unita a “Zitti e Buoni”, il trionfo del rock made in Italy partito 76 giorni fa dal palco dell’Ariston con la vittoria al Festival di Sanremo ed arrivato sul tetto d’Europa dopo una settimana olandese vissuta a mille all’ora. Favoriti alla vigilia, i Maneskin hanno costruito il loro successo punto dopo punto, convincendo sia i delegati delle altre nazioni in gara, sia il televoto che ha dato la spallata decisiva per una vittoria che rappresenta il nuovo tassello di una carriera iniziata nel 2017 con il secondo posto ad “X Factor” è già ricchissima di allori. Emozionati e felici, Damiano, Victoria, Ethan e Thomas scrivono per la terza volta il nome dell’Italia nell’albo d’oro della manifestazione dopo i successi di Gigliola Cinquetti nel 1963 e del già citato Toto Cutugno nel 1990 che si è immediatamente complimentato con la band romana con un post su facebook.

Ultimo atto dell’EuroVision Song come nelle previsioni con il testa a testa tra Italia, Francia e Svizzera. I Maneskin hanno spodestato la concorrenza con un’esibizione da brividi che ha letteralmente mandato “FUORI DI TESTA” sia il pubblico presente nell’Arena che i milioni di telespettatori collegati. E sul palco Damiano prima della performance che chiude la notte prende il microfono e urla: “Vogliamo solo dire all’Europa, a tutti, Rock’n’roll never die, il Rock and Roll non morirà mai!”.  Il manifesto di questo gruppo che bissa così il successo di Sanremo e in più fa piazza pulita di ogni primato: “Zitti e buoni” è il brano più ascoltato su Spotify e il testo è stato premiato dalla critica. Non ce n’è più per nessuno, nemmeno per la Francia che pensava di avere la vittoria in tasca. E l’ultima versione sul palco di Rotterdam è quella originale, non depurata da qualche parolaccia che in realtà pagava pegno solo all’eccesso di politically correct che i Maneskin hanno sabotato dopo avere alzato le braccia al cielo. E’ la vittoria dell’Italia, la vittoria di quattro ragazzi che non si sono mai arresi nemmeno nei momenti più difficili ed è un pochino anche la vittoria di Amadeus e di un cast, quello di Sanremo2021, tanto criticato e sbeffeggiato che, nella notte di Rotterdam, vince l’Europeo della musica. Che sia l’augurio più bello per la Nazionale di Calcio di Roberto Mancini…

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Vincenzo Lombardi