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Avviata la procedura presso il “Provveditorato interregionale delle opere pubbliche”. Regole di finanziamento come quelle del recovery fund: pagamenti subordinati agli stati di avanzamento delle opere. Investimento complessivo di 8,2 milioni di euro

MADDALONI- Si parte, tra lo scetticismo, la disinformazione e la solita rissa da paese. La Regione latita, i politici blaterano a vuoto e la magistratura (Tribunale e Tar), pur riconoscendo un disastro ambientale in atto, si dichiarano non competenti. Servono i fatti e non parole: il comune di Maddaloni si costruisce un collettore fognario tutto suo, con annesso recapito alternativo (sull’ex statale 265), ovvero oltre due km di fognatura in contropendenza e una strada nuova (via Baldina), parallela e alternativa all’ex provinciale Nola-Caserta. Il maxi investimento da otto milioni e 200 mila euro, è passato alla fase attuativa con il bando di gara gestito dalla stazione unica appaltante del Provveditorato interregionale delle opere pubbliche. E’ un vero e proprio «recovery fund» con fondi garantiti dalla Regione Campania, Trenitalia e Rfi a sostegno delle opere concesse per le compensazioni legate alla realizzazione della linea Napoli-Bari. E come il recovery fund funzionerà il finanziamento. Entro cinque anni dall’approvazione del progetto, l’ente locale dovrà realizzare l’intervento pena la restituzione dei soldi. Non saranno concessi soldi a pioggia. Tocca ad Rfi ricoprire il doppio di finanziatore e di controllore. Sarà un investimento forfettario: alla stipula della convenzione il comune otterrà il 10 per cento dell’investimento. Poi il 40 per cento alla consegna dei lavori (con opere realizzate almeno al 75 per cento). Un ulteriore 40 per cento all’ultimazione dei lavori. E il residuo 10 per cento in sede di collaudo tecnico.

Via Baldina
Redazione