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Roma, 21 settembre – “Garantire i diritti sociali, sindacali e del lavoro, a partire da quello alla mobilità, per il futuro dei 4,5 milioni di europei, tra cui circa 500 mila italiani, che vivono e lavorano in Gran Bretagna”. È la richiesta che la Cgil ha rivolto questa mattina a Michel Barnier, capo negoziatore dell’UE per la Brexit, nel corso di un incontro presso la Rappresentanza in Italia della Commissione Europea a cui hanno partecipato la segretaria confederale Gianna Fracassi e il coordinatore dell’area delle politiche europee e internazionali Fausto Durante.
“La Gran Bretagna deve continuare ad assicurare le risorse necessarie per onorare gli impegni assunti e permettere la continuità dei progetti al momento in corso”, hanno sostenuto Fracassi e Durante, sottolineando che preoccupano “le prospettive del bilancio Ue dopo l’uscita del Paese e l’impatto di quest’ultima sul programma dei fondi strutturali, nonché le possibili conseguenze della Brexit in termine di dumping sociale, fiscale, ambientale”.
In conclusione, la Cgil ha espresso il proprio “apprezzamento per il metodo di lavoro, ispirato a trasparenza e pienezza di informazione, scelto dal capo negoziatore Barnier” e ha auspicato che “il coinvolgimento delle parti sociali e lo scambio reciproco delle informazioni proseguano nel corso dell’intero negoziato”.

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