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Sono i Mondiali delle “Notti Magiche”, gli ultimi della Germania dell’Ovest (poi vincitrice del Torneo), della Jugoslavia e dell’Unione Sovietica. I Mondiali della mascotte Ciao scelta attraverso le schedine del Totocalcio. Italia ’90 è stato l’ultimo grande evento calcistico svoltosi nel nostro Paese (12 stadi in 12 città)  in attesa di Euro 2020 che si disputerà il prossimo anno.

Una manifestazione che, dall’inaugurazione dell’8 giugno allo Stadio San Siro di Milano, con il successo a sorpresa del Camerun sui campioni in carica dell’Argentina, alla cerimonia di chiusura dell’8 luglio allo Stadio Olimpico di Roma, ha infiammato l’estate di tanti italiani, esaltati dai gol di Toto Schillaci, capocannoniere inatteso di un torneo in cui l’Italia di Azeglio Vicini ha sognato fino ai rigori con l’Argentina per poi consolarsi con il terzo posto ottenuto ai danni dell’Inghilterra (2-1 il risultato finale) al San Nicola di Bari. In uno stadio che salutò gli azzurri, imbattuti per tutto il torneo nei tempi regolamentari, con una commovente ola (foto ANSA).

In finale a Roma si affrontarono la Germania dell’Ovest di Mattheus, Klinsmann e Völler e l’Argentina campione in carica di Caniggia e del “Pibe d’Oro” Maradona, punito con i fischi dell’Olimpico per aver interrotto il cammino dell’Italia nella “sua” Napoli.

A salire in cattedra, però, fu Andreas Brehme che realizzò il rigore che ruppe la diga albiceleste e regalò alla squadra di Franz Beckenbauer la terza stella: l’ultima nella storia della Germania dell’Ovest, conquistata otto mesi dopo il crollo del muro di Berlino. Un Mondiale spartiacque nella storia, quello delle “Notti Magiche, inseguendo un gol”.

Fonte: Ufficio Stampa Coni

Redazione On Line