00 4 min 6 anni


Nell’ambito dei servizi predisposti dalla Polizia Stradale di Caserta per garantire spostamenti sicuri ai viaggiatori che, specie nel periodo natalizio, hanno percorso le autostrade della provincia, nei primi giorni del 2018 gli uomini della Sottosezione autostradale di Caserta nord hanno sottoposto a controllo una Range Rover Sport, con a bordo due persone, che transitava sull’A1 nel tratto compreso tra Caianello e Capua. Nel corso delle iniziali verifiche è emersa l’alterazione di alcuni dati alfanumerici contenuti nella carta di circolazione, che si è poi accertato corrispondere a uno stampato originale rubato in bianco presso la Motorizzazione Civile di Enna. Altre difformità si rilevavano anche tra il telaio inciso sulla carrozzeria e quello riportato sul documento di circolazione, nonché sul supporto metallico ove era impressa la targa che appariva dissimile da quelli rilasciati dal Poligrafico dello Stato. I successivi riscontri hanno consentito di evidenziare che, in realtà, l’autovettura intercettata dalla pattuglia della Polstrada era un clone perfetto di un analogo veicolo regolarmente intestato a una persona di Ferrara, che ha confermato di esserne il proprietario e di averlo al momento nella propria disponibilità perché era parcheggiato nel proprio garage. All’esito dell’attività investigativa i due cittadini rumeni, V. D. di anni 44 e P. T. di 32, sono stati denunciati in stato di libertà per riciclaggio e falso materiale mentre la Range Rover, del valore superiore agli 80.000 euro, è stata sequestrata per essere sottoposta agli esami elettrolitici necessari a risalire all’autovettura originale.
Nel pomeriggio di ieri, durante uno specifico servizio di osservazione predisposto per la prevenzione dei furti su autovetture in sosta nelle aree di servizio autostradali, gli uomini della Sottosezione di Caserta nord hanno individuato un 53enne napoletano, successivamente identificato per Mingacci Umberto, giungere nell’area di servizio di Teano sud sull’A1 alla guida di una Chevrolet Kalos, parcheggiata poi negli spazi antistanti il punto di ristoro. L’atteggiamento del soggetto, già notato nei giorni precedenti aggirarsi con fare guardingo tra i veicoli in sosta, insospettiva il personale della Polstrada che, esaminando attentamente i suoi movimenti, lo notava improvvisamente avvicinarsi ad una Nissan Qashqai di cui apriva la portiera introducendosi nell’abitacolo. Dopo qualche istante, il Mingacci usciva dal veicolo con due zaini nelle mani, e in tale frangente i poliziotti della Polstrada l’hanno bloccato e sottoposto a controllo. Nell’immediatezza dell’accaduto il personale operante accertava che il pregiudicato aveva utilizzato un dispositivo denominato “Jammer”, con il quale era riuscito a inibire la chiusura elettronica della Nissan per aprirla agevolmente. All’interno degli zaini asportati all’interno del veicolo, sono stati rinvenuti 2 personal computer Asus, un tablet Samsung, ed altri oggetti e documenti personali dei proprietari dell’autovettura presa di mira. Il Mingacci, specializzato nei reati di tipo predatorio e già sottoposto alla misura alternativa dell’affidamento in prova al servizio sociale, è stato tratto in arresto per furto aggravato mentre la refurtiva, del valore di alcune migliaia di euro, è stata restituita ai legittimi proprietari. Costoro, in sede di denuncia, hanno peraltro dichiarato che tra gli oggetti ritrovati e riconsegnati dalla Polizia, c’era una cartella contenente documenti societari la cui sottrazione avrebbe comportato un danno ingente quantificato in circa 20.000 euro. Nella mattinata odierna, al termine del giudizio per direttissima, l’Autorità Giudiziaria ha convalidato l’arresto del soggetto che è stato sottoposto all’obbligo di dimora con la firma giornaliera presso un Ufficio di Polizia.
 

bocchetti