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La proposta dell’ordine dei biologi.

OGGETTO: Estensione della campagna vaccinale nella rete laboratoristica
accreditata con il S.S.N..
Signor Presidente,
Signor Ministro,
Prof. Locatelli,
Il cd. Decreto Sostegni ha introdotto la possibilità, in via sperimentale e per l’anno 2021, di consentire la somministrazione di vaccini contro il SARS-CoV-2 nelle farmacie aperte al pubblico da parte dei farmacisti, opportunamente formati attraverso gli appositi corsi organizzati dall’Istituto superiore di sanità ai sensi dell’art. 1, comma 465, della legge
178/2020. La norma, poi, prevede che la formazione sia estesa alla disciplina del consenso informato, che i farmacisti dovranno acquisire direttamente, subordinatamente alla stipulazione di specifici accordi il coinvolgimento delle organizzazioni sindacali rappresentative delle farmacie, sentito il competente ordine professionale, senza nuovi o
maggiori oneri a carico della finanza pubblica. Nell’ambito dei predetti accordi dovranno essere disciplinati anche gli aspetti relativi ai requisiti minimi strutturali dei locali per la somministrazione dei vaccini, nonché le opportune misure per garantire la sicurezza degli assistiti. La ratio della norma è, molto chiaramente, quella di accelerare la campagna di
vaccinazione allargando il più possibile i punti di accesso e le categorie professionali abilitate alla somministrazione. Nella stessa ottica, tuttavia, crediamo opportuno evidenziarle che, accanto a questa iniziativa, sarebbe possibile usufruire anche della ramificata rete dei laboratori di analisi
accreditati con il S.S.N., pubblici e privati, che, peraltro, insieme alle farmacie, sono sostanzialmente gli unici presidi territoriali che non hanno mai interrotto le attività a causa della pandemia. Ferma restando, così come richiesto nel caso dei farmacisti, la necessità di procedere alla formazione del personale – ancorché sia frequente la presenza, all’interno dei presidi
accreditati, di personale medico – un sicuro vantaggio sarebbe rappresentato dalla pressoché certa idoneità dei locali adibiti alle attività di laboratorio, trattandosi di strutture autorizzate all’esercizio ai sensi dell’art. 8-ter del d. lgs. 502/1992 e in possesso dei requisiti ulteriori necessari all’accreditamento. A ciò deve aggiungersi che, così come già avviene grazie ad accordi virtuosamente siglati in diverse Regioni per l’effettuazione dei tamponi, le farmacie potrebbero avvalersi anche di biologi appositamente formati, in modo da rendere più sostenibile l’intera operazione.
Le strutture accreditate, inoltre, sono anch’esse inserite nel sistema Tessera
Sanitaria, il che agevolerebbe non poco le esigenze informative connesse alla somministrazione dei vaccini Naturalmente, a seconda dell’anamnesi del cittadino, potrebbero privilegiarsi alcune categorie rispetto ad altre ma sta di fatto che si tratterebbe di un contributo che, crediamo, possa essere importante. L’Ordine nazionale dei biologi, dunque, nell’ottica della più ampia e fattiva collaborazione istituzionale, è disponibile a farsi carico di qualunque adempimento dovesse ritenersi necessario per contribuire al successo della campagna vaccinale.
Molti cordiali saluti.
Il Presidente

Sen. Dr. Vincenzo D’Anna

Redazione