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Dopo anni di militanza politica nel PD condividendo idee, progetti, passione, ideali con gli amici di sempre, quelli che di questo partito ne hanno fatto la storia nel bene e nel male; dopo aver trascorso gli ultimi sette anni all’opposizione scegliendo, in maniera consapevole, una strada tortuosa in nome di un cambiamento purtroppo però solo invocato; dopo aver contribuito a mantenere in piedi questo partito nei periodi di buio quando molti di quelli che oggi si professano democratici erano impegnati a portare l’acqua ad altri porti più sicuri; duole rendersi conto che ci si ritrova oggi di fronte ad un contenitore politico che del partito democratico porta solo il simbolo. Il processo di trasformazione verificatosi negli ultimi mesi, con l’avallo dei vertici provinciali, ha investito non soltanto le persone ma soprattutto l’anima del PD, nella quale oggi  faccio fatica a riconoscermi.

Di qui l’entusiasmo di sposare un progetto politico alternativo al PD ed alla sua coalizione, pur nella consapevolezza della difficoltà dell’impresa, ma nella convinzione della bontà delle idee e delle intenzioni  di chi, a questo punto solo apparentemente, condivideva le mie riflessioni ed il mio stato d’animo. Le vicende degli ultimi giorni ne hanno, infatti, decretato il fallimento.

Ad un passo dalle elezioni amministrative, in un contesto nel quale tutti gli schemi sono saltati, dove non esiste più il centrodestra ed il centrosinistra (se non nella mente e sulla bocca di chi deve giustificare i propri voli pindarici), dove esistono solo coalizioni eterogenee, dove tanti invocano responsabilità amministrativa solo per vestire di nobiltà scelte che di nobile hanno ben poco, dove i diritti primari di una cittadinanza vengono “sventolati” come trofei da esibire in campagna elettorale, ho ritenuto di assumere una decisione basata unicamente sulla considerazione di accordare fiducia a chi, tra i vari candidati sindaco in campo, ritengo meglio possa amministrare la città di Maddaloni, seppur proveniente da una storia politica diversa dalla mia.

Riconosco a De Filippo esperienza, competenza e professionalità quali elementi indispensabili per il governo della città e mi rimetto alla sua buona fede sull’onestà e la trasparenza dell’agire amministrativo qualora dovesse vincere le elezioni, attento affinché tali principi non vengano meno.   

Potevo rimanere spettatore ma ho deciso di offrire il mio, seppur piccolo, contributo  per evitare di consegnare la città nelle mani di chi ritengo non ne possa fare il bene.

Con la speranza che Maddaloni nel futuro prossimo possa ritornare a parlare di politica vera e porsi nuovamente quale precursore di percorsi politici coerenti.

Francesco Capuozzo 

 

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