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Nasce il “Nodo Maddaloni”: Da rifare il «chilometro zero» della superstrada o corridoio Caserta Sud-Marcianise-Paolisi (lotto 1) perché si sovrappone parzialmente al nascente casello autostradale sull’A30 e alla futura zona degli insediamenti produttivi

MADDALONI- Missione quasi compiuta. Il corridoio Caserta-Benevento s’ha da fare. Ma con un tracciato più corto e a zero impatto sulla piattaforma logistica casertana nonché sulle aree economiche speciali (Zes). la proposta del comune di Maddaloni, di rivedere il tracciato del collegamento veloce «Terra di Lavoro-Sannio» ha fatto centro.

Sindaco De Filippo, ieri è stata una giornata campale e molto impegnativa. Nasce il “nodo Maddaloni”. Insomma, accolte le richieste del comune?

Avevamo detto che bisognava rifare il «chilometro zero» della superstrada o corridoio Caserta Sud-Marcianise-Paolisi (lotto 1) perché si sovrappone parzialmente al nascente casello autostradale sull’A30 e alla futura zona degli insediamenti produttivi. E ieri, mattina, abbiamo dimostrato e mostrato ai progettisti la bontà e la validità delle nostre osservazioni.

Quindi ora che succede?

Succede che i progettisti dell’Anas hanno accolto le nostre obiezioni e stanno elaborando un tracciato che va in continuità con la viabilità interna all’Interporto, senza creare un doppione e che si raccorda con tutte le opere in costruzione. In concreto, già è stato impostata una ipotesi progettuale, in fase di elaborazione, per la creazione di un nodo di ingresso un prossimità di via Calabricito. Oltre gli aspetti tecnici, in fase di elaborazione, è stato accorciato il tracciato, ridotto l’impatto ambientale, il carico urbanistico (espropri e abbattimenti) e potenziato il sistema di viabilità.

L’opera di deve fare comunque. Giusto?

L’opera si deve fare perché il territorio ne ha bisogno e perché deve essere liberato dall’assedio del traffico pensante che si riversa lungo il percorso dell’Appia antica. La situazione non è sostenibile: né dal punto di vista ambientale né del traffico pesante. I collegamenti, tra Benevento e Caserta, non possono sommarsi a quelli urbani. L’Appia e il suo tracciato antico devono essere restituiti alla loro vocazione che è commerciale, residenziale e turistica. Il traffico pesante e quello veloce deve avere una sede dedicata. Un solo dato, senza prolungarsi in discussioni sterile, rende bene l’idea di cosa stiamo parlando. Con la nuova superstrada i transiti media giornalieri che attualmente superano i 40 mila veicoli la giorni di media verranno dimezzati. Credo che non bisogna aggiungere altro. Bisogna agire subito e bene.

L’ipotesi progettuale alternativa “Nodo Maddaloni”

Redazione