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Foto: © SSC Napoli
Match più complicato del previsto per gli azzurri, complice anche il turn over totale di Spalletti: 2-2 dopo 120 minuti

Nessuno sembra tenerci più di tanto, complice anche una formula poco appassionante. Poi però, la Coppa Italia può diventare per alcuni il trofeo che ti salva la stagione; per altri quello che te l’arricchisce; per altri ancora il titolo che va a riempire bacheche scarne. Come accaduto proprio per il Napoli, vincitore di tre coppe negli ultimi 11 anni – 6 in totale -. Altrettante ne ha vinte Luciano Spalletti nella sua carriera di allenatore: due con la Roma – 2007 e 2008 – e una con lo Zenit San Pietroburgo – 2010.

10/11 diversi rispetto alla goleada sulla Juventus, Spalletti lancia i giovani Gaetano e Zerbin e dà spazio a Raspadori e Simeone in avanti, cambiando anche modulo dal 4-3-3 al 4-2-3-1. È chiaro che con una squadra completamente ”nuova”, disabituata a giocare insieme, determinati automatismi vengono meno. Ne approfitta la Cremonese che in ripartenza sorprende gli azzurri con il gol di Pickel. La rete dello svizzero desta gli azzurri, che iniziano a spingere con maggiore convinzione, ma senza l’armonia tipica del gioco partenopeo. È bastato tuttavia sfruttare un calcio d’angolo per trovare prima il pareggio con Juan Jesus, poi la fluidità nella manovra che conduce al vantaggio di Simeone. Match capovolto, tutto in 3 minuti.

Napoli maggiormente in controllo del match rispetto alla prima parte di gara, azzurri che vogliono provare a chiudere i conti il prima possibile per evitare qualsiasi complicazione. Anche perché di tanto in tanto la Cremonese si spinge in avanti alla ricerca del pareggio. Dentro allora forze fresche per i partenopei e ritorno al 4-3-3. Mentre la partita scorre blandamente e con parecchie interruzioni, il Napoli non riesce a infierire il colpo del definitivo ko. E allora nel finale Felix gela il ”Maradona” mandando tutti ai supplementari.

DENTRO ANCHE OSIMHEN

Nell’ulteriore mezz’ora di gara si ripete il copione che vuole gli azzurri tentare di vincere e la Cremonese accorta e pronta a giocarsi le sue chance. Grigiorossi che restano in 10 per il doppio giallo a Sernicola, subito dopo il palo ferma Simeone. Forcing finale dei partenopei che provano a sfruttare l’uomo in più. Niente da fare, servono i calci di rigore. Errore decisivo di Lobotka, ai quarti ci va la Cremonese dove affronterà la Roma.

SEQUENZA RIGORI

Napoli: Politano (gol) Simeone (gol) Zielinski (gol) Lobotka (fuori) Osimhen (gol)
Cremonese: Vasquez (gol) Buonaiuto (gol) Tsadyout (gol) Valeri (gol) Felix (gol)

TABELLINO

Napoli (4-3-3): Meret; Bereszynski, Ostigard (82′ Kim Min-jae), Juan Jesus, Olivera; Ndombele (102′ Osimhen), Gaetano (65′ Lobotka), Elmas (85′ Zielinski); Raspadori (65′ Anguissa), Simeone, Zerbin (65′ Politano)
A disposizione: Sirigu, Marfella, Mario Rui, Rrahmani, Di Lorenzo, Zedadka. Allenatore: Spalletti

Cremonese (3-5-2): Carnesecchi; Hendry (82′ Zanimacchia), Bianchetti, Vasquez; Sernicola, Pickel (109′ Aiwu), Castagnetti (66′ Buonaiuto), Meité, Quagliata (70′ Valeri); Okereke (66′ Felix), Ciofani (66′ Tsadyout)
A disposizione: Saro, Sarr, Milanese. Allenatore: Ballardini

Arbitro: Ferrieri Caputi di Livorno Var: Marini Avar: Muto
Reti: 18′ Pickel 33′ Juan Jesus 36′ Simeone 87′ Felix
Ammoniti: Vasquez (C), Okereke (C), Quagliata (C), Zerbin (N), Juan Jesus (N), Meitè (C), Sernicola (C), Valeri (C) Note: espulso Sernicola (C) al 100′
Angoli: 5-2
Recupero: 4′ p.t., 6′ s.t., 1′ p.t.s., 2′ s.t.s.

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Luigi Ottobre