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Sistema di chiusure e gestione nonché contenimento delle perdite idriche attraverso un controllo dei flussi anomali, picchi pressori e di tutte le sollecitazioni meccaniche

MADDALONI- Non basta la collocazione di tubature in ghisa. Si fa ricorso ad una “cabina per regolamentare le anomalie pressorie”. Oltre 18 anni di falle, perdite, esplosioni delle condotte dell’acquedotto e sprofondamenti su corso I Ottobre hanno indotto ad un intervento drastico: sostituzione integrale delle tubazioni ammalorate in polietilene con quelle in ghisa. Ma non basta: l’Ufficio tecnico ha introdotto un sistema di chiusure e gestione nonché contenimento delle perdite idriche attraverso un controllo dei flussi anomali, picchi pressori e di tutte le sollecitazioni meccaniche che logorano, nel tempo, le condotte. L’emergenza, tradotta in cifre, contabilizza oltre otto chilometri di nuovi tubi messi in esercizio e perdite scese da 800 all’anno a meno di cento. I danni su corso I Ottobre invece non sono stati ancora stimati: rifatto nel 2006, grazie ad un investimento di cinque milioni di euro, ha subito oltre 50 interventi di manutenzione straordinaria. Servono altri fondi per completare la rimozione integrale di altri 400 metri di tubazioni degradate. Si confida che: con l’introduzione della nuova metodologia gestionale, aumenti l’efficacia delle distruzione idrica e si riducano i costi e le ricadute sul sistema sotto forma di falle o danneggiamenti da anomalie pressorie.

Redazione