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MADDALONI- E’ un’attesa senza fine. Restano al palo i lavori di riqualificazione delle strutture essenziali dell’ospedale di Maddaloni: climatizzazione del blocco operatorio e Pronto Soccorso. Sono 13 anni, praticamente dall’inaugurazione, che non si riescono ad eliminare le «disfunzioni dei sistemi di climatizzazione» al servizio delle quattro sale operatorie. C’è tutto: progetto, finanziamento e appalto. Ma il cantiere o l’intervento, annunciato come imminente dal 2012, incredibilmente  non parte. Ristrutturazione a singhiozzo anche per la riorganizzazione dei piazzali esterni: si sono fermati i cantieri (a meno di un anno esatto dall’apertura) di rifacimento della facciata della facciata esterna. Inaugurato l’ospedale bicolore: la parte frontale del nosocomio è nuova:  ritinteggiata e rifatti pure gli scarichi delle pluviali. Quella posteriore invece è bicolore: una parte rimessa a nuovo e una parte totalmente degradata in attesa dello sbocco di una nuova fetta dei fondi. Non c’è traccia nemmeno dei lavori imminenti per l’adeguamento dell’ingresso del Pronto Soccorso, annunciati quasi all’unisono dall’ispezione di una delegazione di parlamentari Cinque Stelle e pure da Stefano Graziano (presidente della commissione sanità della Regione)». All’interno del rifacimento degli spazi esterni, per il quale erano stati deliberati 370 mila euro dal direttore generale dell’Asl Mario De Biasio, era previsto non solo la «camera calda» dove approdano le ambulanze; ma il completamento del Triage (selezione dei codici di urgenza) che  sarà posto all’ingresso; una stanza di isolamento per i pazienti a rischio infezioni; un percorso interno di separazione del materiale sporco (contaminato) da quello pulito (sterile). Adesso, consegnata la progettazione per il rifacimento del terzo piano e del nuovo ingresso e accettazione del nosocomio, cambiano le carte in tavola. C’è l’ipotesi progettuale di dislocare il Pronto Soccorso del futuro in prossimità del nuovo corpo che dovrà sorgere tra l’area degenza e quella amministrativa. L’unico intervento di potenziamento che va avanti è l’installazione della «Tac 3D a 64 strati» che servirà a rinforzare l’autonomia dei servizi «nella diagnostica collegata alle urgenza-emergenze chirurgiche e sanitarie».

Redazione